L‘eredità di Bernardo Caprotti, patron di Esselunga, per i figli Giuseppe e Violetta, vale 1,8 miliardi di euro. È questo il valore deciso dall’arbitrato portato avanti in questi mesi per procedere a una stima del colosso della GDO, che ha infine valutato l’intero gruppo dei supermercati per una cifra pari a 6,1 miliardi di euro.
La procedura di arbitrato, conclusasi in questi giorni, era partita in seguito alla battaglia legale fra gli eredi di Bernardo Caprotti, morto nel 2016, che aveva lasciato per testamento il 70% della società alla moglie Giuliana Albera e alla figlia Marina e il restante 30% agli altri due figli nati da una precedente relazione dell’imprenditore, Giuseppe e Violetta Caprotti (senza alcun potere il consiglio di amministrazione).
Così, gli arbitri hanno determinato il valore di Supermarkets Italiani, che detiene il 100% della catena di supermercati, in modo da valutare in maniera oggettiva l’ammontare del gruppo e consentire di proseguire con le operazioni di acquisizione dell’intero capitale di Esselunga da parte di Giuliana Albera e della figlia Marina. L’arbitrato, dopo un contenzioso lungo 14 mesi, valuta dunque in 1,83 miliardi (915 milioni a testa) il 30% della società che ancora è in mano a Giuseppe e Violetta Caprotti.
[Fonte: La Stampa]