Per combattere la salmonella, non resta che far bollire i salumi, quantomeno quelli italiani. Almeno, questo è il consiglio del Centers for Disease Control & Prevention americano, dopo che 17 stati degli USA sono stati colpiti da un’epidemia di salmonella causata da salumi “Italian Style”.
Termine che peraltro suona un po’ denigratorio, oltre che creare un po’ di confusione: cosa è esattamente la “carne all’italiana”? Se lo chiedono anche gli Americani. Per ora sotto accusa – in base alle testimonianze delle persone che si sono ammalate – ci sono genericamente i salumi e, appunto, la “carne all’italiana”. Il che forse significa che se si consuma un salume francese, o un wurstel tedesco, si è al sicuro.
Ad ammalarsi sono state 36 persone, e attualmente il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie sta ancora lavorando per identificare i prodotti contaminati e determinare se i due focolai sono collegati a una fonte di cibo comune. Nel frattempo, però, per precauzione il CDC – che evidente capisce molto di salute ma molto poco di cibo – ha preferito consigliare di cuocere tutti i salumi (Salame, prosciutto o altri affettati) a 165 ° F (corrispondenti a circa 70 ° C), in modo da “riscaldare il cibo a una temperatura sufficientemente alta aiuta a uccidere i germi come la salmonella”. A essere maggiormente a rischio – spiega il CDC – sono gli ultrasessantacinquenni o i bambini sotto i cinque anni. Ci dispiace per loro, ma da oggi solo prosciutto cotto. Anzi, cottissimo.