Alla fine, nonostante le polemiche del giorni scorsi, Enrico Letta da PizzAut a Milano ci è andato eccome. Il segretario del Pd non si è limitato a mangiare la pizza (in menu anche quella dedicata a lui) ma ha pure servito ai tavoli in veste di cameriere per un giorno.
Lasciatosi scivolare addosso i commenti di chi sostiene che la pizzeria nota per impiegare ragazzi autistici “non è una passerella”, il leader del PD si è presentato nel locale di Nico Acampora con l’intenzione di lanciare un messaggio di inclusione.
«Vogliamo un’Italia che somigli più a PizzAut e meno ai luoghi di esclusione. Quello che ci spaventa è il silenzio» ha commentato Letta prima di annodarsi il grembiule e mettersi all’opera. Per la visita del segretario del Pd in menu è stata inserita anche la pizza speciale “Enrico che fico”.
Rispetto alle polemiche dei giorni scorsi rivolte tanto a Letta quanto a Matteo Salvini (anche il leader della Lega ha prenotato di recente una cena da PizzaAut) Nico Acampora ha ribattuto rivendicando che «ogni occasione è utile per confrontarsi su disabilità e diritti». Il titolare di PizzAut, ha ricordato che non si tratta del primo incontro con il numero uno del PD con il quale si era già trovato in passato per discutere sul tema dell’assistenza educativa scolastica.
Sempre in prima linea per stimolare il dibattito su autismo e inclusione sociale, Acampora – avvezzo a ospitare nel suo locale politici come Giuseppe Conte e la presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati – ha di recente acceso i riflettori sulla questione della legge sulle start-up sociali auspicando che venga riconfermata e finanziata.