Enologo annega in una cisterna di vino: tragedia in una cantina nel Trevigiano

Tragedia in una cantina in provincia di Treviso: Marco Bettolini, enologo, è annegato in una cisterna di vino dopo essere rimasto stordito dalle esalazioni.

Enologo annega in una cisterna di vino: tragedia in una cantina nel Trevigiano

Quello che avrebbe dovuto e potuto essere un normale controllo di routine si è trasformato in tragedia: ci stiamo riferendo a quanto capitato a Marco Bettolini, originario di Bassano del Grappa in provincia di Vicenza, che lavorava come enologo presso la Cantina Cà di Rajo, azienda vitivinicola situata in quel di San Polo di Piave, piccolo comune di poco più di 4 mila abitante incastonato nel territorio della provincia di Treviso. Le dinamiche di quanto successo, a onore del vero, sono simili a molti degli incidenti di questo tipo: Bettolini, rimasto stordito dall’inalazione delle emissioni gassose sviluppate dal vino contenuto in una cisterna, è finito per cadere all’interno di quest’ultima e annegarci.

Enologo annegato in una cisterna di vino: cos’è successo?

ambulanza

È bene notare che il nostro enologo non era affatto solo al momento dell’incidente: insieme a lui c’era infatti un secondo dipendente, un ragazzo di 31 anni proveniente dal vicino comune di Cordignano, anch’esso nella provincia di Treviso. Stando a quanto ricostruito dagli agenti delle forze dell’ordine che hanno preso in esame il caso, entrambi sarebbero di fatto rimasti vittime delle esalazioni emesse dal vino conservato in cisterna.

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A giudicare dal tragico bilancio dell’incidente è plausibile ipotizzare che Marco Bettolini, l‘enologo per l’appunto, si fosse arrampicato fino al margine della cisterna fatale mentre il collega, rimasto anonimo e al momento ricoverato in gravi condizioni, sarebbe rimasto a terra. Una ipotesi, quest’ultima, che come abbiamo accennata sarebbe fortemente retta da quanto successo in seguito: se Bettolini, stordito per l’appunto dai vapori del vino, sarebbe caduto all’interno della cisterna per poi annegarvi; il suo collega sarebbe invece rimasto intossicato dalle stesse esalazioni.

La ricostruzione degli agenti delle forze dell’ordine vede dunque il collega accorgersi del malore dell‘enologo e adoperarsi per cercare di prestargli soccorso, salvo rimanere a sua volta intossicato dai gas esalati dal vino in cisterna; ma è bene notare che nelle ultime ore è di fatto emersa una seconda versione che vede lo stesso Bettolini intervenire per salvare il collega, caduto nella cisterna e a rischio annegamento, per poi tuttavia rimanere a sua volta stordito dalle esalazioni e precipitare nel contenitore.

Il titolare di Cà di Rajo, Simone Cecchetto, ha confessato di sentirsi “stravolto dal dolore. Per noi sono due fratelli, due figli. I miei pensieri vanno solo a questi due ragazzi, che sono cresciuti con noi, e alle loro famiglie” ha commentato. “Preghiamo perché il ragazzo rimasto ferito si riprenda il prima possibile”.