Emin Haziri lascia Cannavacciuolo (e non è l’unica novità)

Novità interessanti si rincorrono nel mondo della ristorazione italiana: il giovane chef premiato da Forbes lascia Cannavacciuolo e Torino, per andarsene non troppo lontano da lì.

Emin Haziri lascia Cannavacciuolo (e non è l’unica novità)

Fa più rumore del solito, l’addio dello chef Emin Haziri al Cannavacciuolo Bistrot di Torino, nell’autunno gastronomico solitamente fatto di movimenti nascosti: quello dei funghi che crescono sotto le foglie, per dire, o – se volete vedere in questa immagine una metafora stagionale – quello degli chef che vanno e vengono da ristoranti blasonatissimi ma si guardano bene dall’annunciare qualcosa prima che la Michelin faccia il suo corso e annunci stelle e premi dell’anno.

Non è certo la prima volta che vi raccontiamo come ogni anno, tra settembre e ottobre, sia tutto un vociare di acquisti, abbandoni, addii e nuove liaison, in quella che è la stagione degli amori della ristorazione italiana. Ma ogni tanto, per quanto non convenga a ristoratori e chef, qualcosa trapela, e i funghi escono fuori da sotto le foglie.

Emin Haziri lascia il Cannavacciuolo Bistrot di Torino

Antonino Cannavacciuolo

Che Emin Haziri avesse in mente di andarsene dal Cannavacciuolo Bistrot di Torino era una cosa che, nell’ambiente, si ripeteva da un po’ di mesi. Lo chef – inserito tra i trenta Under 30 di Forbes proprio quest’anno – ha, per la verità, sempre negato di avere in mente progetti diversi dal ristorante stellato in cui ha sostituito Nicola Somma. Ma alla fine, i nodi vengono al pettine, e oggi Repubblica annuncia l’addio dello chef all’impero del cuoco più celebre d’Italia, uno dei pochi probabilmente che può permettersi un terremoto così a poche settimane dalla presentazione della nuova Guida Michelin senza temere ripercussioni sul suo progetto.

I dettagli sulla fine della collaborazione tra Emin Haziri e il Cannavacciuolo group sono al momento ancora vaghi, ma le voci sostengono che il giovane chef possa volare verso nuovi orizzonti, magari non troppo lontani, anche al di fuori dell’universo di Antonio Cannavacciuolo: tra i bene informati c’è chi lo colloca già in Valle d’Aosta, in quel di Courmayeur, all’interno di un progetto importante, anche questo a sua volta oggetto di chiacchiere, la cui conferma o smentita dovrà attendere, comunque, almeno una ventina di giorni.