Fango e acqua: stando a quanto riportato dall’European Food Agency, la recente alluvione in Emilia Romagna ha coinvolto quasi 21 mila aziende agricole tra campi coltivati e allevamenti rimasti allagati – con questi ultimi che hanno fatto registrare una vera e propria strage di animali annegati -, frane, strade interrotte e dissesti generali causati dalla furia degli elementi. Al momento, le autorità regionali sono al lavoro per definire le stime e formulare le richieste sui primi provvedimenti da fare al Governo e alla Commissione europea: le valutazioni più recenti indicano che, tra le colture arboree, la maggiormente colpita è stata la vite con circa 27 mila ettari, pari al 50% della superficie complessiva della regione, di cui oltre il 60% a Ravenna.
Alluvione in Emilia Romagna: le stime dei danni alle colture
Prima di addentrarci nei dettagli, tuttavia, è bene notare che a livello complessivo le unità locali delle aziende alimentari e delle bevande nei comuni coinvolti dall’alluvione sono oltre 2.800, pari a circa il 40% del totale sul territorio dell’Emilia Romagna. Per quanto invece concerne le coltivazioni ortofrutticole e vitivinicole si stima che sia rimasta coinvolta nella furia dell’acqua il 45% circa della superficie ortofrutticola regionale, equivalente a poco meno di 80 mila ettari complessivi.
Come brevemente accennato in apertura a pagare un prezzo particolarmente salato sono state le viti, con il 50% del totale rimasto di fatto coinvolto tra alluvione e frane; ma si registrano dati preoccupanti anche per quanto riguarda le pesche e le nettarine, dove la produzione colpita pari a oltre il 90% di quella di tutta la regione. Come già abbiamo mestamente avuto modo di raccontarvi, per di più, il settore zootecnico ha pagato l’alluvione con il sangue degli animali – un risultato che denuncia ancora una volta le terribili configurazioni degli allevamenti intensivi.
Nella giornata del 31 maggio l’assessore dell’Emilia Romagna all’Agricoltura Alessio Mammi ha incontrato a Forlì i rappresentanti delle associazioni agricole e agroalimentari della provincia di Forlì-Cesena riuniti nel Tavolo Verde, illustrando loro i primi provvedimenti da attivare: per quanto riguarda il Decreto legge Alluvioni annunciato dal Governo, che prevede lo stanziamento di 100 milioni di euro per gli indennizzi a favore delle imprese agricole, la Regione ha chiesto che tali risorse cadano “sullo strumento più veloce per garantire gli indennizzi alle imprese agricole e agroalimentari colpite, per permettere alle aziende di restare sul mercato nonostante i danni”.
È stato chiesto, per di più, un secondo Decreto legge nazionale Alluvioni per i risarcimenti; mentre alle altre Regioni italiane è stata notificata la richiesta di riservare una percentuale dello Sviluppo rurale nazionale per i danni all’agricoltura della Romagna, come già è stato fatto in altri casi di terremoti e catastrofi avvenuti nel Paese.