Emilia Romagna: l’alluvione ha colpito il 50% delle viti e il 90% di pesche e nettarine

Il 50% della viticoltura dell'Emilia Romagna è rimasta coinvolta nella furia dell'alluvione.

Emilia Romagna: l’alluvione ha colpito il 50% delle viti e il 90% di pesche e nettarine

Fango e acqua: stando a quanto riportato dall’European Food Agency, la recente alluvione in Emilia Romagna ha coinvolto quasi 21 mila aziende agricole tra campi coltivati e allevamenti rimasti allagati – con questi ultimi che hanno fatto registrare una vera e propria strage di animali annegati -, frane, strade interrotte e dissesti generali causati dalla furia degli elementi. Al momento, le autorità regionali sono al lavoro per definire le stime e formulare le richieste sui primi provvedimenti da fare al Governo e alla Commissione europea: le valutazioni più recenti indicano che, tra le colture arboree, la maggiormente colpita è stata la vite con circa 27 mila ettari, pari al 50% della superficie complessiva della regione, di cui oltre il 60% a Ravenna.

Alluvione in Emilia Romagna: le stime dei danni alle colture

alluvione

Prima di addentrarci nei dettagli, tuttavia, è bene notare che a livello complessivo le unità locali delle aziende alimentari e delle bevande nei comuni coinvolti dall’alluvione sono oltre 2.800, pari a circa il 40% del totale sul territorio dell’Emilia Romagna. Per quanto invece concerne le coltivazioni ortofrutticole e vitivinicole si stima che sia rimasta coinvolta nella furia dell’acqua il 45% circa della superficie ortofrutticola regionale, equivalente a poco meno di 80 mila ettari complessivi.

Carlo Cracco al Grand Hotel Da Vinci per una cena di beneficenza per la Romagna Carlo Cracco al Grand Hotel Da Vinci per una cena di beneficenza per la Romagna

Come brevemente accennato in apertura a pagare un prezzo particolarmente salato sono state le viti, con il 50% del totale rimasto di fatto coinvolto tra alluvione e frane; ma si registrano dati preoccupanti anche per quanto riguarda le pesche e le nettarine, dove la produzione colpita pari a oltre il 90% di quella di tutta la regione. Come già abbiamo mestamente avuto modo di raccontarvi, per di più, il settore zootecnico ha pagato l’alluvione con il sangue degli animali – un risultato che denuncia ancora una volta le terribili configurazioni degli allevamenti intensivi.

Alluvione in Emilia Romagna, negli allevamenti è strage di animali annegati Alluvione in Emilia Romagna, negli allevamenti è strage di animali annegati

Nella giornata del 31 maggio l’assessore dell’Emilia Romagna all’Agricoltura Alessio Mammi ha incontrato a Forlì i rappresentanti delle associazioni agricole e agroalimentari della provincia di Forlì-Cesena riuniti nel Tavolo Verde, illustrando loro i primi provvedimenti da attivare: per quanto riguarda il Decreto legge Alluvioni annunciato dal Governo, che prevede lo stanziamento di 100 milioni di euro per gli indennizzi a favore delle imprese agricole, la Regione ha chiesto che tali risorse cadano “sullo strumento più veloce per garantire gli indennizzi alle imprese agricole e agroalimentari colpite, per permettere alle aziende di restare sul mercato nonostante i danni”.

È stato chiesto, per di più, un secondo Decreto legge nazionale Alluvioni per i risarcimenti; mentre alle altre Regioni italiane è stata notificata la richiesta di riservare una percentuale dello Sviluppo rurale nazionale per i danni all’agricoltura della Romagna, come già è stato fatto in altri casi di terremoti e catastrofi avvenuti nel Paese.