In Emilia-Romagna già la metà dei ristoranti e dei bar hanno fatto domanda per richiedere i Ristori della Regione. Si parla di circa 11mila gestori che hanno deciso di aderire al bando ristori della Regione che erogherà un totale di più di 21 milioni di euro agli aventi diritto.
Le aziende hanno fatto domanda sulla piattaforma Restart, appositamente creata da Infocamere per Unioncamere Emilia-Romagna. Più precisamente, sono state 10.747 le domande arrivate, così suddivise:
- Bologna: 2.218 domande
- Modena: 1.569 domande
- Reggio Emilia: 1.258 domande
- Parma: 1.082 domande
- Rimini: 999 domande
- Piacenza 995 domande
- Forlì-Cesena: 927 domande
- Ravenna: 864 domande
- Ferrara: 835 domande
Una volta presentata la domanda, toccherà alle Camere di commercio fare le verifiche del caso per capire se i richiedenti soddisfino sia i requisiti di ammissibilità, sia i controlli di regolarità del Durc (è il Documento Unico di Regolarità Contributiva, cioè quell’attestazione della regolarità dei pagamenti agli enti INPS, INAIL e Cassa edile).
A proposito del Durc, poi, per permettere alle imprese di non perdere il ristoro, ecco che, concordi con la Regione, le aziende avranno tempo fino a fine maggio per mettersi in regola (ricordiamo che, a fronte delle chiusure e dei mancati incassi, bar e ristoranti hanno comunque dovuto continuare a pagare tasse e utente fisse, pur non avendo introiti), chiedendo ai diversi istituti anche possibili rateizzazioni per i pagamenti.
Per cercare, poi, di velocizzare la procedura di verifica, ecco che Unioncamere ha anche chiesto all’Inail di realizzare delle interrogazioni massive.