L’estate è ormai alle porte e gli alberi dell’Emilia Romagna sono traboccanti di frutta pronta a essere colta. Peccato che, stando a quanto rilevato dagli analisti di Confagricoltura, non ci sia la manodopera necessaria a raccoglierli. “Chiediamo ai Comuni di aprire dei punti di ascolto dedicati alle persone in difficoltà che sono alla ricerca di un’occupazione” ha commentato a tal proposito il presidente regionale di Confagricoltura Marcello Bonvicini, sottolineando come il seguire la sua proposta potrebbe facilitare l’incrocio tra domanda e offerta.
E se vi state chiedendo che fine abbiano fatto le braccia che solitamente si accollavano il lavoro, è presto detto: Germania, Olanda, o qualsiasi altro Paese in grado di presentare loro offerte di lavoro più allettanti con profitti più vantaggiosi. E questo non perché le aziende italiane pagano da fame, sia ben chiaro: come si premura di spiegare Bonvicini, infatti, “le aziende (estere, ndr) che li assumono beneficiano di sgravi fiscali e contributivi”, e sono pertanto in grado di offrire salari più alti. “Occorre avviare tutte le iniziative possibili” ha spiegato infine il presidente di Confagricoltura Emilia Romagna “e avvicinare chi cerca un impiego, rafforzando le connessioni tra enti pubblici e terzo settore fino a raggiungere le imprese”.