100 milioni di dollari da destinare in progetti di soccorso per sei Paesi africani e lo Yemen: queste le misure annunciate dal capo degli affari umanitari dell’ONU, Martin Griffiths, nel pomeriggio di ieri, giovedì 14 aprile. Misure che, di fatto, mirano a tamponare quando e dove possibile l’emergenza cibo innescata del conflitto tuttora in corso in Ucraina, che minaccia di portare milioni di persone ancora più vicino alla fame.
Come aveva già commentato Kristalina Georgieva, AD del Fondo Monetario Internazionale (IMF), l’imperversare della guerra nel cosiddetto granaio d’Europa sta innescando una vera e propria crisi alimentare nei Paesi africani e del Medio Oriente, che fanno tradizionalmente si affidano alle importazioni provenienti proprio da Russia e Ucraina. I 100 milioni annunciati dall’ONU consentiranno alle agenzie delle Nazioni Unite e ai loro partner di fornire prodotti alimentari essenziali, denaro contante, farmaci, medicine e altri servizi medici oltre ad alloggi e acqua pulita. I progetti così finanziati, inoltre, saranno ulteriormente personalizzati per aiutare le donne e le ragazze dei Paesi in questione a superare i rischi aggiuntivi della crisi in corso.