Emanuele Filiberto ha fondato un movimento politico. E di mezzo pare ci sia anche lo chef Davide Oldani. Si chiama Realtà Italia e con questo opinabile gioco di parole ci viene presentato quello che forse non è ancora un movimento politico vero e proprio, quanto più un progetto, un’associazione o un tavolo culturale.
Emanuele Filiberto ha registrato questo movimento prima del Covid-19, ma ancora non ha deciso dove fonderà la sua sede: in ballo ci sono Torino (ovviamente) e Roma. Si sa però già che ci saranno delegazioni regionali e provinciali. L’erede dei Savoia ci ha tenuto a precisare che il progetto è tutto suo, il padre Vittorio Emanuele non c’entrerà nulla. Infatti tale progetto è stato condiviso, oltre che da lui stesso, primo ideatore, da Antonio Bettanini, Filippo Bruno di Tornaforte e Luca Morvilli.
Dopo i passaggi televisivi a Quelli che il calcio, I Raccomandati, Miss Italia, L’isola dei famosi, Pechino Express (tanto per citarne qualcuno), l’esperienza canora (la possiamo definire così?) al Festival di Sanremo, il cinema con Vacanze di Natale a Cortina, ecco che adesso il rampollo di casa Savoia è pronto a fare il passo successivo: dedicarsi alla politica.
Ha le idee ben chiare: ci vogliono piani concreti, niente più politica fatti con i selfie, questo è l’unico modo per far ripartire l’Italia. E lamenta il fatto che in Europa sono state prodotte soluzioni vere, mentre in Italia non proprio. Anzi: non è convinto né del Governo né dell’opposizione.
Emanuele Filiberto vuole soluzioni pratiche e reali (d’accordo, qui i giochi di parole ormai si sprecano) e porta ad esempio la sua esperienza. Non tutti sanno che Emanuele Filiberto ha un’attività di ristorazione negli Stati Uniti. Come tutti gli altri, anche lui è stato fermo due mesi a causa del lockdown con i dipendenti in cassa integrazione. La stessa cosa è successa da noi, solo che mentre in Italia sono ancora in molti a non aver ricevuto la cassa integrazione, tutti i suoi dipendenti negli Usa hanno ricevuto il bonus di lavoro.
E ha anche spiegato il suo piano per fronteggiare la crisi: ha deciso di espandersi rilevando altri locali. Non è dato sapere, però, quali siano questi locali e se siano costretti a vendere a causa della crisi da Coronavirus.
All’atto pratico, oltre a comprare locali, cosa pensa di fare Emanuele Filiberto per risollevare l’Italia? Quello che fanno tutti in queste situazioni: organizzare un bel tavolo virtuale e riempirlo di persone e contatti che hanno idee per la ripartenza. Lui è come una sorta di hub: riunisce persone che hanno idee. Fra di esse annoveriamo Brunello Cucinelli, Alessandra Priante (direttore del turismo europeo per le Nazioni Unite), Marcello Sorrentino di Fincantieri Infrastrutture, Roberto Daneo di We Plan, il professor Noci del Politecnico di Milano. E anche lo chef Davide Oldani con cui Emanuele Filiberto ha collaborato durante un programma televisivo.