Andare a mangiare una pizza su Marte? Secondo Elon Musk presto – piuttosto presto – potrebbe essere realtà. Almeno, per chi se lo potrà permettere, ché in fondo Marte non è proprio dietro l’angolo. Ma d’altronde c’è chi paga 32 euro per la pizza coi pomodorini del Pìnnolo di Flavio Briatore, quindi è evidente che non c’è limite alla fantasia di spesa del pubblico.
Elon Musk lo sa bene, e sta ragionando in termini probabilmente neanche troppo visionari, quando spiega che è quasi pronto a colonizzare Marte. Entro cinquant’anni, dice, sul Pianeta Rosso ci saranno un sacco di persone (“La soglia per una città autosufficiente su Marte o una civiltà sarebbe di un milione di persone”, dice), con divertimenti, intrattenimento, ristoranti e pizzerie.
Il colonialismo marziano di Musk
I piani dell’imprenditore miliardario per portare il divertimento su Marte (già ci immaginiamo gli slogan pubblicitari) sono stati pubblicati sulla rivista New Space, e parlano di una flotta di oltre mille navi mercantili capaci di trasportare duecento passeggeri alla volta, insieme ai materiali per costruire abitazioni, stabilimenti industriali e negozi. E pizzerie, naturalmente. Tanto per iniziare. Siamo poi certi che arriverà il momento dell’invasione degli chef stellati, che peraltro pare essere già cominciata.
Nel giro di un decennio – spiega Musk – potrebbero iniziare a partire i primi coloni, e nell’arco di quaranta, massimo cento anni si potranno spedire su Marte abbastanza persone per popolare una città. “Penso che ci siano davvero due percorsi fondamentali”, ha detto. “Il primo è rimanere sulla Terra per sempre, efin quando non ci sarà qualche estinzione. L’alternativa è diventare una civiltà spaziale e una specie multi-planetaria”. O Marte o Morte, insomma.
Il viaggio per andare nella pizzeria spaziale dovrà essere “davvero divertente ed emozionante”, con giochi a gravità zero e la possibilità di fluttuare in giro, giusto per farsi venire un po’ di fame nell’attesa della Margherita marziana. Anche lì, nel razzo che presumiamo porterà i coloni su Marte, ci sarà un ristorante, spiega Musk.
In effetti, l’idea non è così futuristica come sembra: anche la Nasa ha affermato che sta progettando di stabilire una colonia su Marte entro il 2030, anche se non ha parlato di ristoranti né di pizzerie. Per quello ci vuole uno come Elon Musk, o magari uno come Flavio Briatore.