Di complotti è pieno il mondo, e in fondo non ci stupisce che persino Elon Musk sospetti che ce n’è uno in corso: l’imprenditore, infatti, fa causa a Mars e Unilever (e non solo) causa “massiccio boicottaggio degli inserzionisti”. La vittima in questo caso è la propria azienda: i querelati, sostiene Musk, stanno boicottando X.
Insomma ci sarebbe di mezzo una cospirazione illegale ai danni di X, un tempo Twitter, che ha portato in tribunale tre multinazionali con l’accusa di violazione delle legge antitrust statunitense. L’accusa risale a martedì scorso dopo due anni di tentativi di mediazione, e la causa è stata intentata presso il tribunale federale del Texas.
X VS Unilever, Mars e tutti i brand food sotto di loro
Unilever e Mars sono due tra le dieci aziende multinazionali più ricche, potenti e capillari al mondo. Sotto il proprio nome raccolgono brand minori ma ugualmente potenti, per cui è facile immaginare la perdita economica subita dalla piattaforma X, se davvero il boicottaggio a monte fosse reale e perpetrato negli ultimi due anni. Sotto le due aziende, infatti, ci sono grandi nomi del food come Algida, Calvé, Knorr, Magnum, Grom, Suzi Wan, e triplicano se contiamo anche tutti quelli non attinenti al cibo.
“Abbiamo provato la pace per 2 anni, ora è la guerra“, ha scritto Elon Musk proprio su X. La causa afferma che gli inserzionisti, agendo attraverso un’iniziativa della Federazione mondiale degli inserzionisti chiamata Global Alliance for Responsible Media, hanno collettivamente e maliziosamente trattenuto miliardi di dollari in entrate pubblicitarie da X. A essere coinvolta è anche CVS Health, con le stesse accuse. Oltre a Musk si espone anche l’amministratore delegato di X, Linda Yaccarino: “le persone sono ferite quando il mercato delle idee è ristretto. Nessun piccolo gruppo di persone dovrebbe monopolizzare ciò che viene monetizzato”. Infatti, le entrate pubblicitarie di X sono crollate per mesi, dopo che Musk ha acquistato la società nel 2022.