Edimburgo è diventata la prima capitale europea a impegnarsi a eliminare la carne dai menu delle proprie mense scolastiche, dagli ospedali e dalle case di cura: le autorità cittadine hanno infatti votato per adottare una sorta il cosiddetto Plant Based Treaty (che potremmo tradurre grossomodo in “trattato a base vegetale”), che si impegna – tra le altre cose – a promuovere il cibo a base vegetale rispetto ai prodotti di origine animale. È importante notare che, nonostante il sopracitato primato, la capitale scozzese non rappresenta affatto un caso isolato, anzi: si tratta della seconda città nel contesto relativamente ristretto del Regno Unito dopo la cittadina di Haywards Heath, nel West Sussex, il cui consiglio comunale adottò un trattato simile nel 2021; e della ventesima in tutto il mondo, ultima entrata in una lista che vanta anche metropoli del calibro di Los Angeles.
Non è tutto oro quel che luccica: critiche e proteste
La novità, introdotta nell’ottica di promuovere un modello di alimentazione più sano e sostenibile a partire proprio dalle classi scolastiche, non è tuttavia stata accolta a braccia aperte nel contesto del dibattito pubblico scozzese. C’era da aspettarselo, è chiaro: quando si parla di ridurre o ritoccare i consumi di carne scoppiano sempre rivolte, anche quando si sottolinea l’evidente legame tra l’industria e il riscaldamento globale.
La Scottish Countryside Alliance, temendo anche l’introduzione di un divieto dell’apertura di macelli nella zona limitrofa al centro abitato di Edimburgo, non ha esitato a criticare la mossa arrivando a definirla “anti agricoltura“; e il direttore dell’associazione, Jake Swindells, ha affermato che una misura del genere non fa altro che assecondare “la disinformazione sull’allevamento del bestiame”.
Insomma, l’opposizione si fa sentire. I sostenitori della misura, tuttavia, sembrano ben decisi a far rispettare la novità: “Nel complesso, la scienza è chiara” si legge in un recente rapporto del Consiglio cittadino. “Il consumo di carne e latticini deve essere ridotto per raggiungere gli obiettivi climatici“. Poche ciance, in altre parole: bisogna fare quel che bisogna fare, inutile tentennare come quelli che stanno qualche chilometro più a sud.
“Con l’approvazione del Plant Based Treaty” ha commentato il leader del Consiglio cittadino, Cammy Day “il Consiglio esprime sostegno a un trattato da negoziare a livello globale come complemento dell’accordo di Parigi sul clima. Il trattato basato sulle piante non è legalmente vincolante ed è modellato sul trattato sui combustibili fossili, che Edimburgo ha approvato nel marzo 2022 come prima città in Scozia”.