Ecco la collezione di Stella McCartney realizzata con gli scarti di Champagne

Stella McCartney ha deciso di dedicarsi al riciclo del vino, ma lo fa a modo suo. Chi non vorrebbe avere una borsetta a forma di bottiglia di Champagne?

Ecco la collezione di Stella McCartney realizzata con gli scarti di Champagne

Se ti chiami Stella McCartney e decidi di metterti a riciclare gli scarti del vino ovviamente lo fai con stile. Dalla collaborazione fra la stilista e il marchio Veuve Clicquot nasce infatti una linea di moda di lusso tutta ispirata al mondo del vino. Perché chi non vorrebbe andare in giro con una borsetta che sembra in tutto e per tutto una bottiglia di Champagne?

Stella McCartney e quella borsetta a forma di bottiglia di vino

In pratica i due marchi LVMH, Stella McCartney e Veuve Clicquot per l’appunto, hanno deciso di unire le loro forze per riciclare gli scarti del processo di vinificazione trasformandoli in articoli di moda di lusso.

Tramite il riciclo dei raspi e delle bucce d’uva ecco che Stella McCartnery (beh, non proprio lei con le sue manine, ovvio) ha creato la nuova gamma Vegea che comprene tre borse, un portabottiglie dedicato allo champagne Yellow Label di Veuve Clicquot e tre diversi modelli di scarpe.

Questa sorta di finta “pelle” vinicola, tutta vegana, ha impiegato 18 mesi per vedere la luce. Gli scarti dell’uva provengono tutti da un vigneto Grand Cru a Bouzy, nella regione di Champagne, mentre gli scarti del sughero (sì, hanno usato anche scarti della lavorazione del sughero), arrivano dalla cantina di Veuve Clicquot a Reims.

Secondo la stilista, l’idea di trasformare gli scarti dell’uva in una sorta di pelle vegana gli era venuta parlando con dei produttori dell’“industria vinicola italiana”. Tuttavia, dopo averne discusso con gli italiani, ecco che ha deciso di rendere effettiva quell’idea insieme ai francesi di Veuve Clicquot, in modo che il progetto rimanesse tutto nell’ambito del gruppo LVMH.

Sarebbe carino sapere quanto di questo progetto fosse frutto della stilista e quanto dei viticoltori italiani, così, tanto per capire.

Comunque sia, Stella McCartney ha dichiarato di essere davvero entusiasta di fare parte di questa collaborazione unica nel suo genere che unisce una casa di moda e un produttore di Champagne (questo è bene specificarlo perché, per esempio, tempo fa già l’Adidas aveva lanciato una linea di sneakers tutte vegane), realtà entrambe interessate alla sostenibilità, all’artigianato e all’innovazione.

Dal canto suo Jean-Marc Gallot, CEO di Veuve Clicquot, ha affermato che era felice del fatto che oltre a creare uno dei migliori Champagne, le loro uve aiutano anche a promuovere un futuro migliore nel mondo della moda.

Secondo la stilista il procedimento utilizzato per realizzare la sua gamma Vegea sfrutta il 50% in meno di acqua rispetto al processo di creazione di altre alternative alla pelle. Questa linea di moda è realizzata per l’80% con materie prime vegetali, tutte riciclate e rinnovabili. Le borse sono state create mescolando raspi e bucce d’uva con oli vegetali e fibre naturali, mentre il sottoprodotto del sughero è stato trasformato in una suola di sughero per realizzare dei sandali.

Diciamo che non ci si stupisce che proprio Stella McCartney abbia ideato un progetto del genere visto che sin da quando ha fondato il suo marchio di moda nel 2001, non ha mai utilizzato pelle, piume, pelle o pelliccia in nessuna delle sue creazioni. Dunque queste borsette e queste scarpe sono un mix perfetto fra la sua visione cruelty-free e lo Champagne di veuve Clicquot.