Il 16esimo Rapporto Osservasalute 2018 è chiaro su quali siano le abitudini degli italiani: eccessi alimentari, fumo e sedentarietà sono abitudini nocive per gli italiani. Tuttavia, nonostante questo, gli italiani vivono di più. A dispetto delle varie linee guida internazionali e i consigli dei medici, gli italiani continuano a mangiare, bere, fumare e a fare poco movimento. Eppure si muore di meno: dai dati raccolti emerge che la mortalità prematura fra i 30 e i 69 anni è diminuita dal 26.5% per gli uomini e del 17.35% per le donne.
Va peggio, però, con le infezioni contratte in ospedale: nel 2003 ci sono stati 18.668 decessi per questo motivo, ma nel 2016 sono aumentati a 49.301. Considerate che l’Italia da sola rappresenta il 30% di tutte le morti per sepsi nell’Unione Europea. Non va neanche bene per quanto riguarda l’invecchiamento della popolazione. Ok, l’Italia è uno dei paesi più longevi, ma un’assistenza sanitaria spesso non adeguata alle necessità degli anziani e le malattie croniche ci fanno passare una cattiva vecchiaia. Secondo il report, qui da noi gli over 65 passano più tempo in cattiva salute rispetto agli anziani di Svezia o Germania, per esempio.
Tutto questo influisce anche sulla spesa sanitaria pubblica, la quale, fra l’altro, deve considerare anche un altro fattore importante: un terzo della popolazione sopra i 18 anni è sovrappeso (35,4%), mentre una persona su dieci è obesa (10,5%). In totale il Rapporto indica che il 45,9% dei soggetti pesa di più di quanto non dovrebbe. E di questo il 24,2% è rappresentato da bambini e ragazzi, anche adolescenti. Non a caso, una recente indagine ha indicato che un adolescente su cinque è sovrappeso. Non proprio dati incoraggianti, ma che si sposano correttamente con le informazioni iniziali relative alle cattive abitudini degli italiani: si mangia e beve troppo, si fuma troppo e si fa troppo poco movimento.
[Crediti | Il Messaggero – Osservatorio sulla Salute]