Eataly va avanti in questo difficile periodo senza prendere un euro di ristori da parte dello Stato: ci tiene a precisarlo Oscar Farinetti, in un’intervista dallo store di Trieste.
“Non abbiamo preso un euro di ristori da parte dello Stato perchè siamo al di sopra del limite di fatturato fino a 10 milioni fissato dal Decreto Sostegni”, dice Farinetti, “E tutto ciò nonostante sviluppiamo in questo Paese il 40% del nostro fatturato e qui acquistiamo il 95% dei nostri prodotti che poi esportiamo nel mondo”.
Un mancato riconoscimento da parte del Governo di un’importante realtà imprenditoriale italiana, che – dice Farinetti – lo “addolora molto”. Anche perché la pandemia si è abbattuta anche sul colosso dell’enogastronomia di qualità: Eataly, nei suoi quaranta negozi sparsi per il mondo, ha fatto registrare un calo globale del fatturato del 30% nel 2020 a causa del Covid.
Alcuni store vanno peggio (come quello di Bari, che è stato chiuso temporaneamente), mentre altri resistono meglio (come quello di Trieste che, dice Farinetti, “assieme a Genova è stato quello che ha funzionato meglio in questi drammatici mesi”).
Ma il quadro globale è faticoso, e c’è bisogno di una reazione e di “accelerare nelle vaccinazioni perchè siamo in ritardo”, sostiene Farinetti, facendo notare che “tutti i nostri 3mila dipendenti nei negozi Eataly degli Stati Uniti, da Chicago a Dallas a Las Vegas, sono stati già vaccinati come tutte le persone che lavorano a contatto con il pubblico”.
[Fonte: Nord Est Economia]