Tutti, prima o poi, ci abbiamo pensato: che bello sarebbe se potessimo erogarci un caffè mentre siamo seduti in macchina. Ebbene, Danny Kunz, proprietario dell’Ace Cafè a Lucerna, non solo lo ha pensato ma l’ha anche fatto: in Svizzera nasce il primo sidecar che fa il caffè espresso. Questo “espresso mobile” si chiama Ace Sidecar Caffeine, ed è a tutti gli effetti un minibar su due ruote.
Una tazzina di espresso quando, come e dove si vuole: sul ciglio della strada, in mezzo a un bosco, lontani centinaia di chilometri, o nel garage di casa. Insomma se ne siete amanti e non potete farne a meno, con questo sidecar personalizzato avreste il vostro caffè espresso ovunque voi siate. Tutto stupendo, ma capiamo bene com’è il progetto in sé.
Come funziona l’Ace Sidecar Caffeine
Danny ama due cose nella vita, il caffè espresso (che non è celebre solo in Italia, tant’è che c’è chi sta riprovando a renderlo patrimonio Unesco) e la moto. Da quanto si legge su La Gazzetta, l’idea è nata un lunedì mattina prendendo spunto da uno scrambler Royal Enfield Interceptor 650 custom realizzato dall’officina elvetica Auer Power Moto, rivenditore ufficiale del marchio indiano. Kunz coinvolge il produttore britannico Watsonian, che è specializzato in mezzi di trasporto a dir poco speciali, ed è così che insieme creano Ace Sidecar Caffeine da un classico sidecar Grand Prix.
Nella parte posteriore è stato montato un telaio in tubolare d’acciaio che trasporta una macchina per espresso Ecm, dotata persino di macinacaffè. A vederla ci si chiede come possa stare salda in equilibrio anche mentre la moto è ferma… i dubbi aumentano se si immagina il tutto sfrecciare su strada. C’è tutto, come al bar: più filtri, contenitore per i chicchi di caffè. E non solo.
Caffè e birra analcolica
Osservando bene l’immagine della Ace Sidecar Caffeine si nota un serbatoio che con il caffè c’entra poco. Si tratta, infatti, di birra: il sidecar svizzero è progettato anche per erogare birra. Analcolica, ovviamente: la Guinness 0.0, che quest’anno sta andando fortissimo e ha aumentato la produzione del 300%.
Fonte: La Gazzetta dello Sport