Napoli è un teatro; e lo è anche nella gastronomia, con le tante trattorie tipiche che, oltre al cibo, offrono veri e propri spettacoli popolari. Come da Nennella, il locale dei Quartieri Spagnoli che in questi giorni ha perso il suo punto di riferimento, la donna da cui tutto è nato e che ha dato il nome alla stessa trattoria. La signora Concetta Cocozza, anima del locale aperto nel lontano 1949, si è spenta alla fine della scorsa settimana.
Un simbolo partenopeo
Nennella, ovvero la bambina. Concetta Cocozza si è guadagnata questo appellativo per aver iniziato a lavorare da giovanissima e aver fatto da faro nella ristorazione per le generazioni successive della sua famiglia, i Vitiello. Dal suo balcone tra i vicoli dei Quartieri Spagnoli salutava turisti e avventori del locale, diventando una vera e propria icona partenopea.
Nennella è morta a 86 anni, e figli e nipoti la salutano così sui social: “Perché un posto per te ci sarà sempre. Oggi viene a mancare la storia di Napoli, e lo urliamo con orgoglio, sì, perché tu hai fatto tanto per questa città. E noi non possiamo fare altro che ricordarti e portare avanti la nostra tradizione”. Partecipatissimi i funerali lo scorso fine settimana; la gente la saluta come “la nonna di tutti”, raccontando aneddoti che la vedono protagonista.
Il locale di Nennella oggi non è più sotto il suo balcone, ma si è spostato di qualche centinaia di metri, in piazza della Carità. La trattoria porta avanti la tradizione culinaria napoletana più semplice. Il piatto principe? Pasta, patate e provola. Negli anni la trattoria da Nennella ha fatto spazio anche a nuovi format e nuove località, portando in giro i suoi piatti in un truck e aprendo varie sedi, tra cui una a Milano e un’altra a Malta. Dopo due giorni di lutto, oggi la trattoria riapre le porte ai suoi ospiti, che accoglie, come sempre, rigorosamente senza prenotazione.