È mancato Ezio Rivella, enologo che portò il Brunello sul palco internazionale

Ezio Rivella si è spento all'età di 91 anni: astigiano per nascita, è noto anche e soprattutto per aver portato il Brunello di Montalcino alla ribalta internazionale.

È mancato Ezio Rivella, enologo che portò il Brunello sul palco internazionale

Il mondo del vino piange Ezio Rivella, astigiano di nascita che legò il proprio nome anche e soprattutto a quello del Brunello di Montalcino, portando il rosso toscano sul palcoscenico internazionale. Rivella, enologo e pioniere, si è spento all’età di 91 anni dopo una carriera lunga e brillante di riconoscimenti e poltrone importanti – dalla presidenza di Assoenologi fino a quella del Consorzio del Brunello di Montalcino, passando anche per il ruolo di guida dell’Unione Italiana Vini.

È tuttavia una, come accennato una manciata di righe fa, la produzione che in particolare contrassegna la sua lunga storia – il Brunello di Montalcino per l’appunto, che a partire dagli anni Settanta contribuì a fare conoscere prima al di fuori dei confini della Toscana e poi anche nello scenario estero.

Ezio Rivella, da Castello Banfi ad Assoenologi

vino rosso

Un destino che passa anche per quello della famiglia di origine italoamericana Mariani, importatori di etichette italiane nella terra a stelle e strisce, che dopo i successi raccolti dall’altra parte dell’Oceano con Frascati e Lambrusco individuarono proprio nel Brunello di Montalcino un vino dal grande potenziale inespresso, che poteva occupare la nicchia di una produzione di fascia più alta nell’asse enologico Italia – Stati Uniti.

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Da lì la scelta di affidare a Ezio Rivella la guida di Castello Banfi, una delle principali etichette del Brunello forte di più di duecento ettari di vigneti. Qui Rivella trovò un terreno fertile per mettere a frutto la sua personale declinazione di vitivinicoltura, basata su un approccio che lo portava a occuparsi tanto degli aspetti tecnici che manageriali.

Ezio Rivella è stato, in altre parole e tra le altre cose, un vero enologo manager. Coprì per nove anni la presidenza dell’Union International des Oenologues, e delegato ufficiale italiano all’Oiv, dove per sei anni ha ricoperto anche la carica di vicepresidente. Agli inizi degli anni Novanta, invece, fu nominato presidente del Comitato nazionale della Denominazione di origine dei vini; mentre circa un decennio più tardi – nel 2001, a essere precisi – guidò l’Unione Italiana Vini.

Ezio Rivella è stato il presidente per eccellenza di Assoenologi” ha commentato l’attuale presidente Riccardo Cotarella. “È stato uno dei protagonisti assoluti dell’enologia italiana, in particolare negli anni ’70, ’80 e ’90 quando il nostro settore era ancora alla ricerca di un’identità e di una posizione. Se esiste l’enologia moderna ed evoluta, motivo principale del rinascimento dei vini italiani, lo dobbiamo in larga parte a Ezio, autentico pioniere del mondo del vino, capace di interpretare la professione con doti manageriali e imprenditoriali”.