Ormai tutto si compra online, perfino il cibo: il settore dell‘e-commerce alimentare vola anche nel ramo food & grocery, con un giro che nel 2019 sfiora gli 1,6 miliardi di euro, segnando un +39% rispetto all’anno precedente. Sono i dati diffusi dall’osservatorio Digital Innovation del Politecnico di Milano, che sono stati esposti nella diciannovesima edizione dell’Osservatorio eCommerce B2c, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm, il Consorzio del Commercio Elettronico Italiano.
Una fotografia che racconta di un settore in forte espansione, anche se – dice la ricerca – nonostante la dinamicità del settore, il Food&Grocery è ancora marginale: la sua incidenza sul totale eCommerce B2c italiano (pari a 31,5 miliardi di euro) è nel 2019 pari al 5%. “Il Food&Grocery online è il settore che nel 2019 cresce con il ritmo più sostenuto: +39% a fronte del +15% dell’eCommerce nel suo complesso. Gli acquisti online dei consumatori italiani (su siti sia italiani sia stranieri) in questo settore incidono però ancora poco sul totale degli acquisti retail. La penetrazione infatti supera di poco l’1% ed è pari a circa un sesto di quella media dei prodotti (6%)”, dichiara Riccardo Mangiaracina, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm del Politecnico di Milano.
La componente principale (89% del comparto) è rappresentata dagli acquisti alimentari, con un valore di oltre 1,4 miliardi di euro. Il restante 11% del comparto, pari a circa 170 milioni di euro, è legato all’Health&Care.
Nell’alimentare, il Food Delivery si conferma il primo comparto con 566 milioni di euro e una crescita del +56% rispetto al 2018.
“I numerosi progetti, avviati e consolidati negli ultimi anni, hanno potenziato un’offerta online fino a qualche tempo fa piuttosto limitata, ma la strada da percorrere è ancora lunga”, afferma Valentina Pontiggia, Direttore dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – Politecnico di Milano. “Oggi poco più di due terzi degli italiani (68,5%, era il 64% due anni fa) possono fare online la spesa da supermercato, ma con un livello di servizio non sempre adeguato alle aspettative, e quasi la metà degli abitanti (47%, era il 31% nel 2017) è coperta potenzialmente dal servizio di consegna a domicilio di cibo pronto. L’attivazione di un’iniziativa eCommerce rappresenta solo l’inizio di un processo lungo e difficile di integrazione tra canali che richiede scelte orientate al lungo periodo, continui investimenti (in tecnologia e non solo) e sviluppo di competenze”.
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