Nel parlare di cibo, o più propriamente di enogastronomia, le espressioni che mettono in relazione tradizione e innovazione – in concordanza o in contrapposizione: a voi la scelta – sono ormai notoriamente stantie e, nella maggior parte delle occasioni, prive di significato. Eppure il dialogo che andrà in scena a La Giostra del Gusto, in quel di Tagliolo Monferrato il 28 e 29 settembre, riprende un po’ questa impronta: un confronto tra la tradizione e chi, come Alberto Grandi, può almeno essere definito un contraddittorio. L’oggetto del confronto? La cucina “italiana”. Sempre che esista, beninteso.
La tavola è apparecchiata, in altre parole. La Giostra del Gusto è nata dieci anni fa, e in questa sua quinta edizione coinvolgerà diciassette sodalizi (dieci quelli iscritti alla FICE, Federazione Italiana Confraternite Enogastronomiche) con ventisette offerte gastronomiche in un dialogo con Alberto Grandi.
Il programma del convegno a La Giostra del Gusto
“Per noi è un onore e una sfida“, si legge nel comunicato stampa dell’evento. Parole scelte non a caso, naturalmente: se parlare di schieramenti è esagerato, non è difficile immaginare almeno due declinazioni differenti dell’intendere il cibo.
Le Confraternite da una parte, dunque, piena espressione di quel filone che intende cibo e bevande come specchio dei territori legandole alla storia del luogo in cui vengono consumate; e Alberto Grandi dall’altra, per così dire, che nei suoi volumi DOC – Denominazione di Origine Inventata e il più recente La cucina italiana non esiste ha saputo toccare nervi scoperti rispetto a una certa lettura della “cucina tradizionale italiana”.
Il dialogo si preannuncia interessante, se non divertente. Non mancheremo nemmeno noialtri, a dire il vero, ad alimentare discussione e ragionamento: tra i relatori ci sarà anche Chiara Cavalleris, direttora di Dissapore. Quando e dove, però?
La Giostra del Gusto si apre il pomeriggio di sabato 28 settembre, alle ore 15:30 proprio con il Convegno scientifico di cui sopra, intitolato Tradizione, innovazione, sovranità alimentare. Dove va la cucina italiana?. Dalle 18 alle 24, invece, saranno aperti i punti di degustazione in tutto il borgo antico di Tagliolo, compreso il Castello e le strade del paese, con tanto di spettacoli musicali e intrattenimento. E la domenica?
Partenza alle ore 10 con la sfilata delle Confraternite con relativi paludamenti e insegne lungo le vie del borgo medievale e del Castello; e poi ancora degustazione e intrattenimento musicale fino alle ore 16. Alle 16:30, infine, si terrà la cerimonia conclusiva (con tanto di obbligatorio brindisi finale) presso il cortile del Castello.
Di seguito, infine, la lista dei sodalizi presenti:
- Associazione Orti di Carignano
- Pane, Burro e Acciughe
- Salsiccia all’Ovada
- Torta di Nocciole con Gentile
- Castello di Tagliolo
- Sorbetto al Gentile
- CCRT Tagliolo
- Frittelle
- Ordine Obertengo dei Cavalieri del Raviolo
- Ravioli al Sugo di Birra
- Confraternita del Capunsel
- Capunsel di Solferino
- Confraternita del Genovesato e dell’Oltregioco
- Salame di Sant’Olcese, Testa in Cassetta
- Cima
- Amaretti di Gavi
- Confraternita della Mesc-ciüa
- Mesc-ciüa
- Confraternita Vino Riso Gorgonzola
- Risotto al Gorgonzola
- Tris di Polentine al Gorgonzola
- Confraternita del Risotto
- Risotto al Salame Varzi
- Confraternita della Trippa di Moncalieri
- Antipasto al Salame di Trippa
- Trippa alla Savoiarda
- Accademia Castagna Bianca di Mondovì
- Bruss di Pecora
- Paste di Meliga
- Crostatine
- Crema di Castagne
- Gruppo Immigrati Sardi
- Maialino sardo preparazione e cottura alla sarda con mirto
- Luna Blu
- Caserecce al Pesto e al Ragout
- Sgabei Salumi e Formaggi
- Confraternita del Cotechino Magro
- Cotechino Magro
- Compagnia dell’Agnolotto
- Agnolotti
- Cooperativa Futura Campo L.
- Revzöra e Testa in cassetta
- Panna cotta delle nostre stalle