Doritos ha creato delle patatine adatte ai viaggi spaziali: ma le briciole?

I cibi che fanno briciole sono banditi dai viaggi nello spazio. Doritos, però, ha pensato a un tipo di patatine specificatamente progettate per la gravità zero.

Doritos ha creato delle patatine adatte ai viaggi spaziali: ma le briciole?

Immaginatevi di dovere mangiare delle patatine a gravità zero: pensate alle briciole che volteggiano pigramente in ogni direzione, lontano da voi, addosso a voi, rimbalzando in ogni angolo della cabina. Un incubo. D’altro canto, non a caso, sono ufficialmente banditi dai viaggi nello spazio tutti i cibi che fanno briciole: parola di Samantha Cristoforetti. Doritos, però, potrebbe avere trovato una soluzione.

Altro che gel liofilizzati e barrette che hanno la consistenza del cartone: quelle potevano andare bene su Apollo 11, al limite. Le “Doritos minis Cool Ranch Zero Gravity” sono, come suggerisce il nome, delle patatine specificatamente progettate per essere consumate a gravità zero, e cioè durante i viaggi spaziali. O nei parchi divertimento a tema, ecco.

Come “funzionano” le patatine spaziali?

spazio

Domanda legittima, dal momento che le patatine in questione dovrebbero fare il loro debutto ufficiale durante la missione Polaris Dawn di SpaceX alla fine di questo mese. Missione che, vale la pena sottolinearlo, ha come obiettivo quello di raggiungere il più alto strato dell’orbita terrestre mai toccato in volo. Vien da sé che sarebbe cosa buona e giusta affrontare una tale impresa con gli snack giusti.

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Da qui l’intuizione di casa Doritos. Il problema sono le briciole, dite voi? Abbiamo la soluzione: facciamole così piccole (non diteci che non avete notato quel “minis” tanto furtivo nel loro nome) che possano essere mangiate in un sol boccone, in modo tale che non producano briciole. Facile, no?

A quanto pare sì. Vale la pena sottolineare che per il lancio – delle patatine: per il missile occorrerà pazientare ancora un poco – l’azienda ha collaborato con il St. Jude Children’s Research Hospital, associazione impegnata nella ricerca e nella lotta ai tumori infantili, facendo una donazione di 500 mila dollari. E non è tutto.

Se siete curiosi di provarle in prima persona, così da scoprire il gusto delle patatine degli astronauti, vi sarà sufficiente fare una donazione a St. Jude’s attraverso la pagina web dell’iniziativa. Un minimo di duecento dollari vi farà entrare in lizza per una possibilità di mangiare del cibo pensato per i viaggi nello spazio senza dovere rinunciare alle comodità della vita da terrestri. Mica male, no?