È una bruttissima vicenda quella che coinvolge lo chef stellato Nick Bril: sotto gli effetti dell’alcool ha investito un suo stagista proprio nel parcheggio del suo ristorante, il due stelle Michelin The Jane. La vittima è al momento in ospedale e si trova in condizioni critiche.
L’intervento della polizia
Secondo le dichiarazioni di un portavoce della polizia, le forze dell’ordine sono intervenute appena dopo l’incidente, avvenuto tra le 6 e le 7 della mattina, allertate dallo stesso chef Bril, e hanno dovuto constatare la sua positività all’alcool test, dovendo quindi procedere all’immediato ritiro della patente e alla confisca del mezzo di cui era alla guida. Lo chef di origini olandesi sembra essere in stato di shock, come sostenuto anche dal suo avvocato, per cui restano ancora sconosciute le dinamiche dell’incidente che dovranno essere chiarite in fase di interrogatorio.
La festa dello staff
Quello che sappiamo è che il tutto è avvenuto dopo una festa dello staff per l’inizio del nuovo anno: finito il servizio domenicale e sbrigate tutte le pulizie del caso, l’atmosfera si rilassa e si fa allegra, contemplando -è facile intuire- qualche buona bevuta. È ormai mattina quado Bril decide di chiudere coi festeggiamenti e tornare a casa a bordo della sua Land Rover Defender investendo, con modalità ancora tutte da chiarire, il suo dipendente, un ragazzo di 37 anni proveniente dal Regno Unito. Saranno fondamentali le analisi sulle immagini delle telecamere di sorveglianza, che sembrano mostrare la vittima già stesa a terra prima del momento dell’impatto, particolare che farebbe pensare ad una tragica coincidenza. Resta da vedere se anche il malcapitato stagista fosse in stato di ebrezza.
La chiesa-ristorante
Sempre secondo l’avvocato dello chef, l’attività del bistellato The Jane continuerà anche in questo periodo di assenza del titolare. La brigata è ben rodata e potrà continuare a effettuare i servizi di quello che è a tutti gli effetti un ristorante molto particolare: non solo per la cucina estremamente complessa e cosmopolita che lo ha portato alla trentanovesima posizione nella 50 Best ed è la firma di Bril (entrato nelle cucine del tristellato Sergio Herman a soli 19 anni), ma anche per il design particolarmente provocatorio. Il locale è infatti ospitato all’interno di una chiesa sconsacrata, di cui sono stati mantenuti molti elementi originali, crocifisso incluso, integrandoli in un design decisamente contemporaneo.