Dopo il pasticciotto nero di Obama, a Campi Salentina arriva il fruttone rosa per il Giro d’Italia

Il maestro pasticcere Angelo Bisconti ha dedicato al Giro d'Italia, che torna in Salento dopo 22 anni, un dolce particolare: diamoci un'occhiata.

Dopo il pasticciotto nero di Obama, a Campi Salentina arriva il fruttone rosa per il Giro d’Italia

L’occasione è grande: calendario alla mano, il Giro d’Italia non passava per il Salento da ben ventidue anni. E tra chi già freme all’idea di vedere maglia rosa e inseguitori di turno sfrecciare per paesi, città e campagne c’è anche e soprattutto il maestro pasticcere Angelo Bisconti.

Il risultato è più che eloquente: un fruttone tutto rosa per salutare il passaggio degli atleti in quel di Campi Salentina, con l’arrivo della tappa che è atteso nella vicina Lecce. Il calendario indica il prossimo 13 maggio: evidentemente, però, Bisconti è stato dell’idea che fosse meglio farsi trovare ben preparati per l’occasione.

Com’è fatto il fruttone rosa? E quanti ne saranno prodotti?

giro d'italia

Largo alle norme operative, dunque. Stando a quanto lasciato trapelare dai colleghi del Quotidiano di Puglia il nostro dolce protagonista è composto da frolla rosa – ecco, per l’appunto – al profumo di lamponi, all’interno della quale è è racchiuso uno strato di confettura alla fragola e pan di spagna aromatizzato al limone e un secondo strato di pasta di mandorla. A concludere il tutto, un carapace in cioccolato – provate un poco a indovinare – rosa.

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Anche la mole produttiva, a dire il vero, fa pensare alle grandi occasioni: si parla di appena un migliaio di pezzi prodotti, che verranno offerti in occasione della tappa in uno dei villaggi che saranno allestiti nelle due piazze principali della città. Difficile pensare che ne avanzerà qualcuno, ahinoi.

D’altro canto è giusto sottolinare che Bisconti, di fatto, non è certo nuovo a iniziative di questo genere: i nostri lettori più attenti ricorderanno la declinazione al solo cioccolato dello stesso dolce, realizzata nel 2008 per celebrare l’elezione di Barack Obama e poi reimmaginata, diversi anni più tardi, come forma di solidarietà nei confronti di Mario Balotelli.