Dopo 150 anni nel mercato della carne una storica azienda padovana produrrà solo cibi vegetariani

La famiglia Tonazzo commercia carne dalla fine dell'800: a partire dal 31 dicembre prossimo, però, passerà a una produzione esclusivamente vegetale. Vediamo il motivo.

Dopo 150 anni nel mercato della carne una storica azienda padovana produrrà solo cibi vegetariani

Cambio di rotta, deciso e per certi versi addirittura repentino. La famiglia Tonazzo di Villanova di Camposampiero, piccolo comune incastonato nel padovano, ha legato la propria storia al settore della carne nell’ormai lontano 1888. Ora, però, l’inversione a U: via la carne in favore di una produzione esclusivamente vegetale.

Vale la pena notare che non si tratta di un vero e proprio salto nel vuoto: l’azienda produceva già hamburger di soia e altri prodotti vegetariani sotto il marchio Koiene, raccogliendo un discreto successo. Numeri alla mano, nel 2023 il fatturato del ramo è stato di 53,4 milioni di euro, con quest’anno che invece pare sulla buona strada per raggiungere i 65 milioni. Al di là della presenza di una base più o meno solida, però, si tratta comunque di un cambiamento notevole: qual è il motivo?

Dalla carne ai cibi vegetariani: il perché della scelta

carne

Albino Tonazzo, amministratore delegato unico di Kioene, è stato più che eloquente: “Si tratta di una scelta che abbiamo attentamente ponderato in famiglia e condiviso con i nostri collaboratori” ha spiegato, “una decisione con cui vogliamo dare il nostro contributo per la salvaguardia del Pianeta e un’alimentazione sempre più consapevole“.

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Le ragioni sono pertanto etiche, ma c’è chiaramente – e legittimamente – anche la volontà di intercettare un settore che promette crescita e fertilità. Secondo i dati recentemente diffusi dal Crea, Centro alimenti e nutrizione, il 2023 ha visto circa metà degli italiani ridurre il consumo di carne, seguendo un trend che sta attraversando l’Europa intera e persino Paesi tradizionalmente carnivori come l’Argentina. Ma i numeri che dicono?

Come già accennato, il più recente fatturato annuale di Kione è stato di circa 50 milioni di euro. Quello complessivo del gruppo Tomazzo, invece, è stato superiore agli 80: gli incassi, com’è dunque chiaro, sono già notevolmente sorretti dall’apporto degli hamburger e altre soluzioni a base vegetale. Il dado è tratto, dunque: a partire dal 31 dicembre prossimo la famiglia dismetterà tutte le attività relative al business della carne (marchio Compa).