Anche Domino’s Pizza (che ha da poco annunciato che il nuovo CEO sarà Russell Weiner) ha deciso come muoversi in nel paese di Putin: seguirà le orme di Burger King e non chiuderà i suoi ristoranti in Russia. Tuttavia ha annunciato che rinuncerà alle royalties.
Il franchise russo della nota catena di pizzerie Domino’s ha sospeso i pagamenti delle royalty nei suoi ristoranti in Russia, anche se terrà aperti i punti vendita. Inoltre ha anche annunciato che, a seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca, limiterà temporaneamente i suoi investimenti in Russia.
Ricordiamo che Domino’s Pizza, attualmente, è la terza più grande azienda dedita al delivery delle pizze in Russia, con ben 188 punti vendita: tutti rimarranno aperti.
Anche Burger King aveva deciso di tenere aperti i locali in Russia, anche se ha annunciato che devolverà gli introiti a favore dei rifugiati ucraini. Al contrario, invece, catene come McDonald’s, Starbucks e Pizza Hut hanno deciso di chiudere tutti (o quasi) i loro punti vendita in Russia. Anche se, per esempio, McDonald’s si sta ancora facendo i conti in tasca per capire quanto perderà da questa mossa (mentre in Russia c’è chi fa scorta di Big Mac accatastandoli nel frigo e chi li compra a prezzi esorbitanti online).