Uber Eats e GrubHub minacciano l’impero di Domino. L’azienda specializzata nella vendita di pizza a domicilio, infatti, sembra avere problemi a causa dei finanziamenti alle società e alle app di terze parti dedicate anche esse al settore delle consegne a domicilio. Alcuni nomi? Uber Eats, GrubHub e DoorDash stanno pressando da vicino la crescita di Domino’s Pizza. Questo, almeno, secondo quando dichiarato da Ritch Allison, CEO di Domino.
Le app di consegna del cibo a domicilio (quelle che rendono conveniente per i clienti ordinare cibo da una moltitudine di ristoranti e farselo consegnare a casa), stanno creando un po’ di turbolenza nel mercato, ma ancora non è chiaro quanto possano essere redditizie sul lungo periodo queste aziende. Il CEO ha poi spiegato durante un’intervista con Jim Cramer che l’azienda non farà “cose sciocche” a breve termine e che continueranno a concentrarsi sulla redditività dei loro affiliati.
Domino continua a lavorare per espandere la sua attività, cercando anche di accelerare i tempi di consegna anche tramite i robot e investendo in tale programma. Domino è attualmente in crescita, ma il fatturato è salito del 3% contro le previsioni di Wall Street del 4,8%. Fra i rivali che potrebbero causare problemi ci sono anche Pizza Hut, di proprietà di Yum Brands e che ha anche alcune quote di GrubHub e Papa John’s. Competizione, disoccupazione e aumento del costo del lavoro, poi, non aiutano di certo.
Attualmente gli investitori stanno sovvenzionando i costi di consegna per questi aggregatori di terze parti, contribuendo così a mantenere i costi artificialmente bassi. Ma Allison mette in guardia: cosa succederà quando i consumatori dovranno pagare effettivamente l’intero costo delle consegue?
[Crediti | CNBC]