Come si fa a ridurre di quasi la metà lo zucchero in un dolce senza avvertirne la differenza? Ebbene, dal 2018 il sogno di chi, come noi, ama a oltranza creme e cioccolato, potrebbe diventare realtà.
Almeno stando alle dichiarazioni bomba di Nestlè, che ha recentemente annunciato di aver messo a punto un’innovazione tecnologica – tenuta al momento segreta come farebbe il bravo chef con le proprie ricette – che consentirebbe di ridurre gli zuccheri nei suoi prodotti dolci anche del 40%, senza che i consumatori percepiscano alcuna differenza di gusto o di sapore.
La tecnologia sarebbe applicabile a tutti i prodotti della multinazionale svizzera, dalle merendine alle barrette di cioccolato più conosciute come Kit Kat e Lion e, grazie a una leggera modifica alla struttura ramificata degli zuccheri, consentirebbe a questi ultimi di dissolversi più velocemente nei prodotti, riuscendo a mantenerne inalterato il sapore dolce senza però ricorrere all’utilizzo di altri tipi di edulcoranti, quali ad esempio l’aspartame o altri dolcificanti di sintesi.
Il responsabile tecnologico di Nestlè, Stefan Catsicas, appare giustamente orgoglioso di tali risultati, in quanto dopo tre anni di ricerca gli scienziati della multinazionale sarebbero finalmente riusciti a vincere una scommessa importante, quella cioè di arrivare per primi a modificare la struttura delle particelle di zucchero per renderle maggiormente disponibili nelle preparazioni, continuando inoltre a utilizzare un ingrediente del tutto naturale.
I prodotti che si gioveranno della nuova tecnologia saranno disponibili già nel 2018, e ciò significa che le innovazioni annunciate sono già pronte per entrare a pieno regime nella linea produttiva, e a consentire la produzione dei nuovi prodotti dolciari su scala industriale.
Lo zucchero, ricordiamo, è attualmente una delle maggiori cause di obesità a livello mondiale, e l’esigenza di ridurne le quantità soprattutto nei prodotti industriali, per non stimolare eccessivamente l’insulina né aumentare pericolosamente il livello del grasso addominale, è una delle priorità per tutte le aziende del settore.
Secondo le raccomandazioni di molti tra i maggiori organismi internazionali a tutela della salute, lo zucchero nella dieta non dovrebbe rappresentare più del 5 per cento delle calorie giornaliere, che equivale a circa 30 grammi per le persone adulte.
Attualmente, prendendo in considerazione alcuni tra i più diffusi prodotti al cioccolato dell’assortimento di Nestlè, si rileva che le barrette Kit Kat contengono 23,8 grammi di zucchero, gli Yorkie 26,9 grammi e una confezione media di cioccolato alla menta Aero 24,9 grammi. Se lo zucchero in questi prodotti diminuisse del 40%, le quantità totali verrebbero ridotte rispettivamente a 14, 16 e e 15 grammi circa.
Ad ogni modo, occorre precisare che al momento non si conoscono ancora in dettaglio le metodologie del nuovo processo produttivo, ma bisogna comunque tenere presente che meno zucchero non significa automaticamente meno calorie: se nelle tavolette di cioccolato a ridotto contenuto di zucchero aumentasse in modo equivalente l’impiego di cacao o di burro di cacao, il prodotto finale sarebbe sì meno zuccherato, ma non certo meno calorico. Anzi, le calorie potrebbero addirittura aumentare
Staremo dunque a vedere se Nestlè riuscirà a mantenere le promesse e se riuscirà, come dichiarato, a ridurre gli zuccheri continuando nello stesso tempo ad assicurarci il piacere di gustare un prodotto piacevole e gratificante, e magari regalandoci il sogno di poter finalmente mangiare dolci non solo innocui per la linea e per la salute, ma anche gradevoli e appaganti.
Anche se a ridotto contenuto di zucchero.
[Crediti: The Guardian]