La guerra fra Russia e Ucraina e i rincari dei prezzi dell’energia e delle materie prime si stanno facendo sentire anche sul settore dei dolci e gelati: sono stati, infatti, segnalati aumenti dei costi di cottura del 69%.
Il comparto della pasticceria e del gelato in Italia vale qualcosa come 9,5 miliardi di euro (dati di Coldiretti diramati in seguito all’inaugurazione in presenza del 43esimo Salone internazionale della gelateria, pasticceria, panificazione artigianali e caffè – Sigep, Rimini).
La guerra ha portato alle stelle i prezzi dell’energia e delle materie prime, con conseguenti aumenti dei costi di produzione e dei listini finali. A pesare soprattutto sul settore di dolci e gelati sono i costi energetici della cottura, saliti del +69%. Ma anche gli aumenti delle materie prime non scherzano:
- burro: +11,2%
- farina: +9%
- zucchero: +5,2%
- uova: +3,6%
Inoltre non bisogna dimenticare il fatto che, spesso, manchino letteralmente gli ingredienti: è il caso dell’olio di girasole spesso utilizzato per fare pasticcini e dolci. L’80% dell’olio di girasole arriva dall’Ucraina, ma la guerra ha bloccato le esportazioni dal paese.
Problemi, poi, ci saranno anche per i consumi. Dolci e gelati italiani sono molto amati all’estero, ma il 58% degli stranieri non è potuto venire in Italia nel 2021, provocando una perdita da 22,5 miliardi di euro. Meglio sono andate, invece, le esportazioni: nel 2021 sono arrivate a quota 4,9 miliardi di euro, con un aumento del 17%. Tuttavia per quest’anno bisognerà vedere quanto influiranno le sanzioni imposte alla Russia.