Previste per quest’anno, sugar tax e plastic tax sono state rinviate dal Decreto Rilancio firmato questa notte dal premier Giuseppe Conte. Le due tasse, dunque, entreranno in vigore a partire dal primo gennaio 2021 e non già da quest’anno, come era stato stabilito dall’ultima legge di Bilancio.
Una piccola boccata di ossigeno per l’industria alimentare in un momento di forse difficoltà, e un passo indietro – inevitabile, vista la contingenza – nei confronti della lotta alla riduzione del consumo di bibite ad alto contenuto di zuccheri e di plastica.
“Si tratta di un primo passo importante in un momento così complesso per l’economia italiana”, dichiara David Daviankov Lorini, direttore generale di Assobibe (associazione di categoria che tutela le imprese che producono e vendono bevande analcoliche).
“Tuttavia – prosegue Lorini – è importante che le due nuove tasse vengano sospese per almeno 12 mesi e non solo un trimestre. La crisi economica innescata dall’emergenza COVID-19 continuerà a colpire imprese e famiglie non solo nel 2020, con una ripartenza dei consumi che – nella migliore delle ipotesi – sarà graduale e lenta, al netto di un minor potere d’acquisto dei cittadini”.
Il coronavirus ha colpito duramente l’industria delle bevande analcoliche, soprattutto a causa della chiusura di alberghi e ristoranti che valgono da soli il 40% del fatturato. E con la ripartenza soggetta a numerose limitazioni la situazione non tornerà immediatamente alla normalità.