Anche i disturbi gastrointestinali possono essere sintomo di Covid-19. Ce lo dice il New York Times, che mette in correlazione disturbi come vomito, nausea e diarrea con l’insorgenza del virus pandemico. Sintomi che, secondo l’autorevole testata, sarebbero tra i più diffusi e trascurati. Perché chiunque si aspetterebbe tosse, febbre, stanchezza, non certo un mal di pancia che assomiglia a un’indigestione o a un’intossicazione alimentare.
Nausea e diarrea da Covid
Secondo Peter Chin-Hong, dottore specialista delle malattie infettive alla University of California di San Francisco, il Covid si manifesta sotto forma di nausea e diarrea molto più comunemente di quanto si pensi. In molti casi sono proprio questi sintomi ad anticipare quelli che ben conosciamo, come mal di gola, tosse, febbre alta. Questo perché il coronavirus “colpisce il corpo come una bomba”. Lo afferma Ken Caldwell, professore di medicina alla University of Pennsylvania, che aggiunge: “Lo avverti in tutto il corpo, non solo nei polmoni”.
I disturbi gastroenterologici possono essere l’unico sintomo, e una volta superati il paziente non si accorge nemmeno di avere il Covid. I più frequenti sono: vomito, diarrea, nausea, gonfiore addominale, inappetenza. Ciò è tanto più vero con le nuove varianti, cosiddette “FLiRT” dall’acronimo delle lettere che ne costituiscono le iniziali. Con il cambio di temperatura, la modifica dell’alimentazione e i viaggi più frequenti, è facile ammalarsi e confondere un disturbo con un sintomo e viceversa.
Il legame tra Covid-19 e apparato gastroenterologico
Un articolo del 2021 di Gruppo San Donato ci spiega qual è la correlazione tra Covid-19 e apparato gastroenterologico. “Il virus SARS-CoV-2, responsabile dell’infezione Covid-19, per entrare nell’organismo si lega a un recettore, la proteina ACE2, che è presente anche nella mucosa gastoenterica e non solo nell’epitelio delle vie respiratorie e in particolare nelle cellule polmonari. Per questo anche stomaco, intestino, fegato possono essere interessati dall’infezione”.
Anche per chi ha già avuto il Covid i sintomi possono essere diversi. Secondo Davey Smith, medico specialista delle malattie infettive alla University of California di San Diego, un individuo può avere disturbi polmonari la prima volta, gastrointestinali la seconda. A confondere ancora di più le acque, c’è il fatto che il farmaco antivirale Paxlovid può provocare diarrea come effetto collaterale.
Come curarli
I disturbi gastrointestinali da Covid 19 si curano esattamente come qualsiasi indigestione o bug da intossicazione alimentare, con qualche precauzione in più. Prima di tutto, idratazione: bere tanto per contrastare la perdita di liquidi. Occorre inoltre ripristinare il microbiota intestinale tramite fermenti lattici probiotici, da assumere idealmente a stomaco vuoto. Si trovano naturalmente in alimenti come yogurt e kefir, oppure sotto forma di integratori. Infine, ventilazione dell’ambiente. Fate circolare l’aria aprendo le finestre, buona norma contro qualsiasi malattia infettiva specie Covid.