Disturbi alimentari negli uomini: uno studio dice che sono legati al consumo di porno

C'è un legame tra l'insorgere di disturbi alimentari negli uomini e il consumo problematico di porno? Uno studio sostiene di sì.

Disturbi alimentari negli uomini: uno studio dice che sono legati al consumo di porno

I disturbi alimentari negli uomini sono in aumento e, secondo un recente studio pubblicato sulla rivista scientifica Body Image, potrebbero essere legati al consumo “problematico” di porno. Il concetto chiave della ricerca è che più il rapporto di un uomo con il materiale pornografico tende a essere problematico – dove, è bene notarlo, con “problematico” si intende “un modello di coinvolgimento compulsivo e malsano” che porta a un impatto negativo “sul benessere, sulle relazioni o sul funzionamento quotidiano di un individuo” – più è probabile che l’uomo in questione sia insoddisfatto del proprio corpo, e in definitiva, più vulnerabile allo sviluppo di disturbi alimentari di vario genere.

Il legame tra disturbi alimentari negli uomini e il consumo di porno

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In altre parole, ad alimentare il malessere degli uomini coinvolti in questo vortice di consumo bulimico di materiale pornografico sarebbe il paragone con “ideali corporei irrealistici” – o, tanto per intenderci, con il fisico tipicamente curato degli attori pornografici e di altre loro caratteristiche “fuori media” -, innescando infine l’emersione di disturbi alimentari anche gravi.

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Dati alla mano, circa il 6% di coloro che consumano materiale pornografico ammette di avere un rapporto problematico – secondo la definizione utilizzata ai fini dello studio -, ed è importante e interessante notare che tali risultati sono stati applicati allo stesso modo, nel contesto della ricerca, anche a uomini omosessuali o bisessuali.

Lo studio in questione è uno dei primi a esplorare la connessione tra il consumo problematico di porno e i disturbi alimentari – la maggior parte, stando a quanto sostenuto dagli autori, si è fino a ora concentrata sulle donne -, e ha ampiamente sottolineato come entrambi questi fenomeni siano in costante aumento, soprattutto nelle frange più giovani della popolazione.

“Le esperienze degli uomini con queste particolari condizioni sono state spesso trascurate o stigmatizzate a causa di stereotipi culturali che li ritraggono come meno suscettibili ai problemi di immagine corporea o problemi di salute mentale più in generale” ha commentato a tal proposito la dottoressa Ateret Gewirtz-Meydan, una delle autrici dello studio. “C’è bisogno di più consapevolezza su tutte le sfide e le pressioni che i giovani uomini stanno affrontando, pressioni che stanno contribuendo allo sviluppo di problemi con il proprio corpo e disturbi alimentari”.

Una proposta avanzata dalla dott.ssa Gewirtz-Meydan è quella di impegnarsi in un esame di coscienza e chiedersi: “Posso smettere quando voglio di guardare porno?”. Secondo la ricercatrice, gli uomini devono imparare a “costruire resilienza alle pressioni sociali che li spingono a diventare più mascolini e, se necessario, affidarsi alla terapia”.