Capiamoci, qui gli unici che ci hanno visto lungo sono quelli del birrificio BrewDog, che si sono messi a produrre il “BrewGel Punk sanitiser“, un gel disinfettante per le mani, seguendo la richiesta del governo britannico di contribuire come si può all’approvvigionamento di prodotti igienizzanti.
Basta sostenere che l’alcol disinfetta il cavo orale, basta vendere grappa iperalcolica come spray per la gola.
Se bisogna fare le cose, forse è il caso di farle come si deve. E quindi tanto vale mettersi a produrre una simil-Amuchina, visto che è il prodotto di punta del commercio nazionale, e poche storie, senza inventarsi teorie discutibili sull’effetto benefico che potrebbero avere i nostri prodotti nella lotta al Coronavirus. È anche una questione di onestà intellettuale, suvvia. Così, il celebre birrificio britannico – i cui responsabili marketing sono più o meno dei mostri nel loro lavoro, bisogna dargliene atto – ha tagliato la testa al toro, e con un tweet ha annunciato di aver iniziato a produrre un gel igienizzante, che è poi l’unica cosa sensata da utilizzare per pulirsi come si deve, altro che vino.
Say hello to Punk Sanitiser 🙌
To help with the shortages, we have just started working on making hand sanitiser at our distillery in Scotland. We are determined to do everything we can to try and help as many people as possible stay safe.
It's time to keep it clean. pic.twitter.com/1rNoGqdVXF
— BrewDog (@BrewDog) March 18, 2020
Il prodotto non è in vendita – chiarisce il birrificio con un secondo post su Twitter – ma verrà distribuito a chi ne ha bisogno. Dopotutto differenziare è sempre stato nelle corde di BrewDog, catena di pub, hotel e distilleria. Proprio tra le mura di quest’ultima sarà prodotto il gel igienizzante per le mani con etichetta celeste Punk Ipa.