Uno studio realizzato nel Regno Unito e pubblicato di recente su BMC Medicine ha sottolineato come una dieta vegetariana possa aumentare i rischi di frattura dell’anca nelle donne anziane.
In pratica, secondo questo studio, le donne vegetariane hanno maggiori probabilità di fratturarsi l’anca in età avanzata rispetto alle donne che mangiano la carne.
I ricercatori hanno esaminato i dati di oltre 26mila donne e hanno scoperto che, in un lasso di tempo di 22 anni, i vegetariani avevano un terzo di probabilità in più di fratturarsi l’anca rispetto a chi mangiava regolarmente carne.
A dire il vero non è ben chiaro il perché di questo aumento del rischio, ma i ricercatori sospettano che alcuni vegetariani potrebbero non assumere sufficienti nutrienti per una corretta salute di ossa e muscoli, rendendoli maggiormente suscettibili a cadute e fratture.
Secondo il dottor James Webster, ricercatore dell’Università di Leeds e fra gli autori dello studio, il messaggio per i vegetariani non è quello di cambiare la loro dieta, ma quello di fare attenzione a pianificarla bene in modo da non perdere i nutrienti che, per forza di cosa, escludi dalla tua alimentazione quando decidi di non mangiare carne o pesce.
Lo studio vuole sottolineare l’importanza di una dieta equilibrata a prescindere da qualsiasi cosa le persone mangino. Secondo Webster, i vegetariani dovrebbero introdurre nella loro dieta cereali arricchiti di ferro e vitamina B12, assicurandosi di assumere abbastanza proteine tramite alimenti come legumi e noci. Il succo del discorso è: ok alla dieta vegetariana, ma evitando il fai-da-te e facendosi fare una dieta bilanciata con le necessarie integrazioni.
Andando a vedere più nello specifico i dati, questi sono stati presi dal Women’s Cohort Study del Regno Unito, studio che sta monitorando la salute delle donne nel tempo in modo da valutarne i legami con la dieta. Sono stati esaminati i dati di 26.318 donne di età compresa fra i 35 e i 69 anni e si è così visto che 822 donne, cioè il 3%, avevano avuto fratture dell’anca. Di queste, il 28% erano vegetariane e l’1% erano vegane.
Poi i ricercatori hanno confrontato il tasso di fratture dell’anca in vegetariani, pescatari e mangiatori di carne occasionali con coloro che mangiavano carne di frequente, almeno cinque volte a settimana. Ecco dunque che è saltato fuori che chi mangiava carne aveva meno probabilità di sviluppare fratture dell’anca.