Le malattie autoimmuni potrebbero essere causate dall’alimentazione, e nello specifico dalla tipica dieta occidentale, povera di fibre e ricca di junk food. È l’ipotesi del Francis Crick Institute di Londra, dove due esperti mondiali, James Lee e Carola Vinuesa, conducono gruppi di ricerca separati sul tema. Sempre più persone in tutto il mondo stanno soffrendo perché il loro sistema immunitario non è più in grado di distinguere tra cellule sane e microrganismi invasori. Le difese della malattia che una volta li proteggevano stanno invece attaccando i loro tessuti e organi. Le malattie autoimmuni vanno dal diabete di tipo 1 all’artrite reumatoide, dalle malattie infiammatorie intestinali alla sclerosi multipla.
“Il numero di casi autoimmuni ha iniziato ad aumentare circa 40 anni fa in occidente“, ha detto Lee all’Observer. “Tuttavia, ora ne stiamo vedendo emergere alcuni in paesi che non hanno mai avuto tali malattie prima. Ad esempio, il più grande aumento recente dei casi di malattie infiammatorie intestinali è stato in Medio Oriente e nell’Asia orientale. Prima di allora avevano appena visto la malattia”.
Solo nel Regno Unito, almeno 4 milioni di persone hanno sviluppato tali condizioni, con alcune persone che ne soffrono più di una. A livello internazionale, si stima che i casi di malattie autoimmuni siano in aumento tra il 3% e il 9% all’anno. La maggior parte degli scienziati ritiene che i fattori ambientali svolgano un ruolo chiave in questo aumento. Ma quale tra i tanti possibili? Dice Lee: “Il genoma umano non è cambiato negli ultimi decenni. Quindi qualcosa deve essere mutato nel mondo esterno in un modo che sta aumentando la nostra predisposizione alle malattie autoimmuni”.
Vinuesa punta il dito sui cambiamenti nella dieta, che si sono avuti man mano che sempre più paesi adottavano diete in stile occidentale e le persone acquistavano più junk food: “Le diete da fast food mancano di alcuni ingredienti importanti, come le fibre, e l’evidenza suggerisce che questa alterazione colpisce il microbioma di una persona, la raccolta di microrganismi che abbiamo nel nostro intestino e che svolgono un ruolo chiave nel controllo di varie funzioni corporee. Questi cambiamenti nei nostri microbiomi stanno quindi innescando malattie autoimmuni, di cui sono stati scoperti più di 100 tipi”.
Ovviamente la correlazione non implica un rapporto di causa-effetto obbligato: devono concorrere anche altre condizioni come la predisposizione individuale: “Se non hai una certa suscettibilità genetica, non avrai necessariamente una malattia autoimmune, non importa quanti Big Mac mangi”, dice Vinuesa. “Non c’è molto che possiamo fare per fermare la diffusione globale dei franchising di fast food. Quindi, invece, stiamo cercando di capire i meccanismi genetici fondamentali che sono alla base delle malattie autoimmuni e rendono alcune persone suscettibili ma altre no. Vogliamo affrontare la questione a quel livello”.