Le donne in gravidanza dovrebbero seguire una dieta ricca di fibre e verdure, e tentare di tenersi lontane dai cibi industriali o processati e dai grassi saturi. Il motivo? Uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Turku, Finlandia, ha dimostrato che seguire un’alimentazione di questo tipo aiuta a ridurre sensibilmente il rischio di diabete gestazionale.
Questo genere di diabete, infatti, è normalmente favorito dall’eccesso di peso ed è una condizione medica che può portare il feto a crescere troppo, con conseguenti (e dolorose) difficoltà al momento del travaglio. Il neonato, inoltre, potrebbe presentare ipoglicemia o problemi di respirazione qualora i polmoni non si fossero sviluppati abbastanza. Conseguenze spiacevoli che, nel complessivo, si manifestano nel 5-7% delle gravidanze con diabete gestionale.
Lo studio, poi pubblicato sulla rivista European Journal of Nutrition, ha preso in esame 351 future mamme in sovrappeso o obese, e ha osservato come il seguire una dieta sana all’inizio della gravidanza potesse ridurre i rischi di salute, sia per le donne che per i feti. “I cibi processati in modo industriale e ricchi in grassi trans (margarine), come dolci confezionati, glasse, patatine fritte, crocchette di pollo, merendine, salatini e alcuni insaccati come i wurstel, sono associati ad un aumento di diabete gestazionale e, più in generale, di alterazioni del metabolismo”, si legge nell’articolo. C’è, però una buona notizia: cambiare alimentazione, fin dai primi mesi di gravidanza, porta infatti a risultati positivi, e pertanto è “importante sensibilizzare le donne in dolce attesa”.