Rinuncereste al vostro nome di battesimo in cambio di una fornitura a vita di panini a marchio Subway? Se questa domanda dalla pesantissima carica etica – morale non vi è nuova non ci sorprendiamo: i nostri lettori più attenti ricorderanno che, poco meno di un mesetto fa, vi raccontammo di come il marchio in questione avesse lanciato una promozione che prometteva una fornitura pressoché illimitata di panini a chiunque fosse abbastanza coraggioso da cambiare il proprio nome in “Subway”. “Folle”, diranno i più cinici tra voi; “Cibo gratis? Dove devo firmare?”, diranno invece i più pratici: quel che ci interessa, tuttavia, è che la promozione sta decisamente funzionando, con circa 10 mila persone che hanno deciso di cambiare il proprio nome nelle sole 96 ore successive all’annuncio dell’iniziativa.
Tra Subway, nomi e panini a vita
C’è chi, come abbiamo accennato in apertura di articolo, potrebbe storcere un po’ il naso all’idea di cambiare il proprio nome con quello di un brand. Si tratta, d’altronde, dello spogliarsi di un pezzo della nostra identità in cambio di panini Subway; o se vogliamo essere romantici e un po’ tradizionalisti, del rinunciare al primo regalo dei nostri genitori per far contenta un’azienda.
Una visione, quest’ultima, che tuttavia potrebbe essere meno condivisa da chi si è trovato con genitori con un senso dell’umorismo discutibile: ci riferiamo ai vari Franco Forte, Nota Scolastica, Margherita Pizza che popolano i campanelli dei palazzi più insospettabili d’Italia.
Ma torniamo a noi – come già vi raccontammo a tempo debito, il contest lanciato da Subway prevede un solo, fortunato vincitore; ed è anche bene notare che la cosiddetta “fornitura di panini a vita” è in realtà, stando a quanto scritto in piccolo nelle clausole della stessa promozione, equivalente a un buono regalo dal valore di 50 mila dollari. Il che, lo dobbiamo ammettere, dovrebbe comunque essere sufficiente per mangiare senza tirare fuori il portafoglio per almeno qualche decennio. Ricordiamo, in sordina, che nulla vi vieterebbe di cambiare nuovamente il vostro nome una volta assicurata la scorta di panini, così da assicurarvi una dispensa piena e una dignità intatta.
I più golosi tra voi ricorderanno infine che non si tratta certo della prima volta che Subway si lancia in contest di questo tipo: appena un anno fa, ad esempio, l’azienda ricompensò con una fornitura a vita di panini (di nuovo equivalente a un buono da 50 mila dollari, badate bene) un uomo che decise di tatuarsi sulla schiena il logo del brand.