Si stima che una persona su tre con diabete abbia sviluppato, nel corso del tempo, alcune problematiche ai reni, e che viceversa coloro che soffrono di malattie renali abbiano maggiore possibilità di sviluppare complicanze metaboliche e cardiovascolari. Nel particolare, i calcoli redatti dalla Fondazione italiana del Rene indicano che circa 6 milioni di italiani sono per l’appunto afflitti da problemi ai reni, ma solamente uno su dieci ha ricevuto una diagnosi.
Come spiega Massimo Morosetti, primario di Nefrologia all’ospedale Grassi di Ostia, presidente della Fondazione italiana del Rene (FIR) e coordinatore scientifico di NefroFocus, tra le principali cause dietro questo tipo di malessere c’è il diabete, che è in grado di causare danni al microcircolo renale con conseguente difficoltà nel regolare svuotamento della vescica. Fortunatamente, di recente sono stati introdotti nuovi farmaci – come le glifozine, prescrivibili gratuitamente anche in Italia, o inibitori che promuovono la produzione di globuli rossi per chi soffre di anemia da malattia renale -, che verranno discussi nel corso della IX edizione del convegno NefroFocus, in programma a Roma il 25 e 26 marzo. “La ricerca nell’area nefrologica va avanti” sottolinea Morosetti “e questo è anche merito di ricercatori italiani, che hanno contributo a molti degli studi approvativi”.