L’Italia non è più soltanto il Paese dei 56 milioni di commissari tecnici, è il Paese dei 56 milioni di critici gastronomici. E per dirla tutta non solo l’Italia, come dimostra il successo planetario di TripAdvisor, al netto della modesta autorità interpretativa e del sistema poco etico che lo caratterizza.
Sta di fatto che recensire servizi è utile alla comunità. Aiuta nella scelta dei posti, diventa anche uno strumento utile ai gestori per capire le cose che non vanno, le migliorie da apportare.
C’è qualcuno, però, che ha pensato di utilizzare le recensioni in maniera molto originale.
Deve averlo pensato anche Christian Willoughby, detenuto per un reato generico a Grimby, Regno Unito, nella locale stazione di polizia, adottando un minuzioso stile TripAdvisor per la recensione della sua cella.
Willoughby ha descritto minuziosamente il posto dove si trova, definito come il luogo ideale per rilassarsi dopo una giornata faticosa, e dove, neanche fosse il ristorante stellato dei suoi sogni, vorrebbe assolutamente ritornare.
Altre opinioni che fanno sembrare il detenuto un consumato critico gastronomico: il personale molto cordiale, la sua sistemazione minimalista e davvero piacevole, un posto dove ti senti al sicuro.
Come da stereotipo delle recensione contemporanea non mancano le foto. Scattate con un iPad e pubblicate sul suo profilo Facebook, ovviamente.
Si vedono il water (forse il nostro conosce Edoardo Raspelli, il critico italiano che dice la sua su un ristorante solo dopo averne ispezionato il bagno), la finestra e un pasto.
Sentita sull’insolita recensione la polizia di Grimsby, decisamente piccata per l’accaduto, tanto da precisare che l’uomo è in carcere per gravi violazioni, ha detto di non sapere niente riguardo le foto, in realtà abbastanza veritiere, visto che ritraggono Willoughby in cella e in diversi momenti della giornata.
Il gran finale di ogni recensione degna di questo nome prevede il voto. Il detenuto gourmet non si sottrae al rito, assegnando quattro stelle alla struttura e all’accoglienza.
Nel frattempo il suo post su Facebook sfiora le 2000 condivisioni.
Una recensione riuscita.
[Crediti | link e foto: BBC UK]