Per essere definita dehors, e quindi poter ospitare clienti seduti ai tavoli, basta che una struttura abbia due lati aperti, in modo da far circolare l’aria. Lo ha chiarito ieri la Regione Liguria, e quindi tale regola è valida solo per ristoranti e bar da Ventimiglia a Lerici.
La ristorazione riapre, ma solo con tavoli all’aperto o al massimo nei dehors. Okay, ma che cos’è, precisamente, un dehors? Questione fondamentale e finora rimasta incredibilmente sottotraccia: ombrelloni e gazebo ovviamente sì. Ma verande? Terrazze? Porticati con tetti in muratura?
Per rispondere a questi dubbi, la Regione Liguria ha pubblicato sul suo sito una faq intitolata: “Quali sono le condizioni per poter svolgere l’attività di ristorazione all’interno di un dehor/veranda esterna?”. La risposta premette: “Ai sensi dell’art. 4 del D.L. n.52/2021 a partire dal 26 aprile 2021, sono consentite le attività dei servizi di ristorazione svolte da qualsiasi esercizio (tra cui bar, ristoranti, pasticcerie, gelaterie ecc.) con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto, anche a cena, nel rispetto dei limiti orari previsti per gli spostamenti (dalle 5.00 fino alle 22.00), nonché da protocolli e linee guida adottati ai sensi dell’articolo 1, comma 14, del decreto legge n.33 del 2020”.
E poi chiarisce: “Si ritiene che possano connotare tale condizione anche verande esterne o dehors con strutture/coperture complesse, purché vengano mantenute aperte almeno due o più pareti perimetrali”. Quindi anche strutture fisse, basta che non siano chiuse da tutti i lati, o da 3 su 4. In conferenza stampa il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha ribadito: “Era un chiarimento che ci era stato chiesto da qualche giorno dalle imprese del settore ed è giusto specificare che bastano due pareti aperte per definire uno spazio dehors”, ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti durante il punto stampa serale.
[Fonte: IVG]