Pare che al Decreto Ristori bis potranno accedervi anche rosticcerie, pizzerie al taglio, bus turistici e musei, “dimenticati” dal primo Decreto Ristori. Non ne faranno parte, invece, le categorie degli ambulanti delle fiere, della filiera delle cerimonie e il Terzo settore, ma su queste si sta pensando come procedere.
Il decreto Ristori bis dovrebbe arrivare al Consiglio dei Ministri: se verrà accettato, fornirà aiuti per ristoratori, commercianti e partite IVA, basandosi sulle restrizioni previste dal nuovo Dpc.
E’ probabile anche che le percentuali di ristoro siano destinate ad aumentare per quelle attività che si trovano nelle zone rosse: per esempio i bar di Lombardia, Piemonte, Valle D’Aosta e Calabria che già hanno percentuali di ristoro del 150%, potrebbero arrivare al 200%.
Ma non tutti sono contenti della quantità dei ristori. Federalberghi, per esempio, ha parlato di un calo del fatturato dell’88,3%, mentre Federturismo ha chiesto che i massimali degli indennizzi passino da 150mila a 300mila euro.
Per quanto riguarda il periodo di erogazione, chi aveva già fatto domanda e beneficiato del ristoro in estate, ecco che dovrebbe vedere arrivare i bonifici entro metà novembre. Chi non lo aveva chiesto (incluse le imprese con fatturato oltre i 5 milioni di euro che non ne avevano diritto), dovrà aspettare un po’ di più.