Ieri sera, 1 marzo, il governo ha varato un decreto per continuare a (cercare di) contenere la diffusione del coronavirus. Tante le misure adottate, diverse a seconda della zona: rossa, gialla e tutto il territorio nazionale. Tra la varie soluzioni, tante riguardano anche bar e ristoranti che non dovranno più chiudere i battenti dalle 18.00 (come deciso settimana scorsa in Lombardia), ma necessitano di più attenzione da parte dei gestori durante lo svolgimento del servizio.
Nello specifico, bar, pub e ristoranti potranno continuare ad offrire i loro servizi ai clienti a condizione che questi ultimi si seggano a distanza fra loro di almeno un metro. Questo sarà valido solo per la zona gialla, ovvero nei territori delle regioni Emilia Romagna, Lombardia, Veneto e le province di Pesaro e Urbino, e Savona.
Nella zona rossa, invece, ricordiamo che è praticamente tutto chiuso: ogni attività aperta al pubblico (ad esclusione di quelle di pubblica utilità). Ristoranti e bar non fanno ovviamente eccezione.
Nel frattempo, stando all’ultimo bollettino della Protezione civile i numeri del contagio in Italia parlano di 1557 persone al momento contagiate, 34 decedute e 83 guarite.