Torniamo a parlare di dazi USA. Con l’elezione di Joe Biden come nuovo presidente degli Stati Uniti, la speranza era che i dazi USA imposti da Trump sarebbero stati ridimensionati. E al momento, pare che le cose andranno proprio in questo verso: sembra che il vino Made in Italy sarà salvo dai nuovi dazi USA. Meno bene, invece, andrà ai nostri cugini francesi: per i loro vini, pare che ci saranno dei dazi.
A sottolineare la buona notizia è Coldiretti. Gli Usa hanno annunciato l’imposizione di altri dazi su determinati prodotti francesi e tedeschi, sempre per via della disputa fra Boeing e Airbus. Che si potrebbe tradurre con una sorta di loop infinito: tu hai aiutato la tua compagnia aerea nazionale? E io impongo i dazi ai tuoi prodotti. Ah, tu metti i dazi a me? E io li metto a te. E via in una sorta di balletto infinito di dazi di ripicca.
Comunque sia, questa nuova tornata di dazi non interesserà Prosecco, Pinot grigio, Lambrusco e Chianti, salvi anche dalla prima black list dell’ottobre 2019.
Ma perché gli Usa hanno deciso di creare nuovi dazi? Si tratta di una specie di ritorsione per le tariffe aggiuntive che l’Europa ha inserito il 10 novembre scorso su alcuni prodotti statunitensi come le noccioline, le patate americane, il ketchup, il formaggio cheddar o anche il cotone. La misura era stata autorizzata dallo stesso Wto dopo che gli Stati Uniti avevano inserito altri dazi(del 25%) su prodotti come Grana Padano, Fontina, Gorgonzola, Asiago, Provolone, salami, mortadelle, molluschi, crostacei, succi, agrumi e liquori (fra cui anche amari e limoncello).