Si torna a parlare di dazi USA: questa volta la paura è per il vino italiano tanto che è stata firmata un’interrogazione al Governo per chiedere maggiori tutele. L’allarme è stato lanciato da Ritano Baragli, presidente della Cantina Sociale Colli Fiorentini di Val Virgino (che richiama a sé qualcosa come 850 aziende) e vicepresidente del Consorzio Chianti.
Il fatto è che per l’economia toscana, l’export del vino negli Stati Uniti rappresenta un segmento fondamentale. E in tale export è presente anche il Chianti. Considerando che nelle zone dei Colli Fiorentini, Montalbano e Montespertoli si produce circa un terzo della denominazione è chiaro il motivo di tanta preoccupazione. Soprattutto alla luce delle ultime notizie secondo le quali gli USA vorrebbero applicare nuovi dazi, ancora più elevati, coinvolgendo questa volta tutti i vini.
Per questo motivo Susanna Cenni, vicepresidente della commissione agricoltura della Camera, ha firmato un’interrogazione per parlare proprio della questione. Lo scopo è quello di avviare nuovi negoziati e promuovere misure di sostegno più efficaci per sostenere i settori che vengono maggiormente penalizzati dall’aumento dei dazi USA. La richiesta è che il governo tuteli in quale modo le imprese italiane che lavorano nel settore dei vini e che commerciano con gli Stati Uniti.