Dal 18 ottobre partiranno i dazi USA sui prodotti Made in Italy: si parla di una tassa del +25% su Parmigiano, pecorino, provolone e prosciutto. Secondo l’elenco pubblicato finora dalle autorità americane, olio d’oliva e Prosecco non sarebbero interessati. Tuttavia le cose potrebbero cambiare: il governo Trump vorrebbe trattare con l’Unione Europea per cercare di risolvere i problemi.
Ceilia Malmstoem, commissario europeo al Commercio uscente, ha spiegato che gli Stati Uniti hanno avuto il permesso del Wto per i dazi, ma se scegliessero di farlo effettivamente sarebbe una mossa controproducente in quanto l’Unione Europea dovrebbe poi a sua volta applicare le medesime contromisure. Se si va a leggere il documento rilasciato dagli USA, i prodotti italiani interessati al momento dai dazi sono:
- liquori e cordiali (sezione 6, +25%)
- formaggio tipo svizzero o Emmental (sezione 9, +25%)
- carne di maiale diversa dal prosciutto e dalla spalla e loro tagli, non contenenti cereali o verdure, disossata e cotta e confezionata in contenitori ermetici (sezione 10, +25%)
- Pecorino con latte di pecora non adatto per grattugiare (sezione 11, +25%)
- yogurt, burro, formaggio, salsicce di maiale, frattaglie, ciliegie, pesche, succo di ciliegia e succhi vegetali (sezione 12, +25%)
- burro, prodotti lattiero-caseari, ormaggi, carne di maiale, prosciutto, spalla di maiale (sezione 13, +25%)
- grassi e oli derivati dal latte, Groviera, formaggi erborinati, Cheddar, pecorino romano, Parmigiano Reggiano, Provolone, formaggio svizzero, Emmental(sezione 14, +25%)
- yogurt, latte fermentato, sostitutivi del burro, formaggi freschi italiani, Parmigiano Reggiano, pecorino romano, rovolone, mandarini, Clementine, limoni, ciliegie(sezione 15, +25%)
Questi sono solamente alcuni degli esempi di alimenti a cui verranno imposti i dazi. La Coldiretti, poi, ha provato a calcolare quanto costeranno effettivamente questi dazi. Formaggi, salumi, pasta, vini, superalcolici, pesche e pere conservate saranno i prodotti maggiormente a rischio. Secondo Coldiretti, i dazi su Parmigiano Reggiano e Grana Padano potrebbero arrivare fino a 15 dollari al kg, facendo innalzare il prezzo al consumatore a 60 dollari al kg. Il che vuol dire un crollo dei consumi dell’80-90%.