Gli Usa salvano l’agroalimentare italiano dalla lista dei prodotti soggetti a dazi, emanata lo scorso ottobre dopo la sentenza del Wto sul caso Airbus. Nelle due liste (quella del 2019 e quella appena revisionata) non risultano colpiti i prodotti italiani. Tirano un sospiro di sollievo, dunque, pasta, olio e vino.
Gli Stati Uniti hanno deciso, così, di non alzare i dazi al 25% imposti lo scorso ottobre a vari prodotti europei (compreso il Parmigiano) e hanno apportato solo lievi modifiche alla lista, rimuovendo ad esempio il succo di prugna ma aggiungendo i coltelli da cucina importati da Francia e Germania.
Nello specifico, Washington ha stabilito di aumentare i dazi dal 10 al 15%, solo sui velivoli Airbus importati dall’Europa a partire dal 18 marzo. Ad annunciarlo l’ufficio del rappresentante del Commercio americano.
“Il lavoro fatto in questi mesi ha dato i suoi frutti. L’agroalimentare italiano non compare nella lista dell’Ustr americana appena pubblicata dei prodotti soggetti a dazi. Abbiamo scongiurato il rischio che le nostre eccellenze subissero danni irreparabili”, lo ha dichiarato il ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, Teresa Bellanova. “Nell’incontro avuto con il segretario all’Agricoltura Usa – specifica Bellanova – lo avevo ribadito a chiare lettere: tenere l’agroalimentare italiano fuori dalla vicenda Airbus. E avevo registrato condivisione e disponibilità. Oggi raccogliamo i risultati dell’impegno messo in campo e di un grande lavoro di squadra”.
Fonte: Ansa