Chi l’ha detto che un animo da rockettaro, da Marco Pierre White dei tempi migliori, non sia compatibile con una sana dose di umiltà? Basti chiedere a un certo Dabiz Muñoz, enfant prodige della cucina madrilena e di recente giunto all’alloro della cronaca gastronomica portandosi ancora una volta a casa – ancora una volta, sì: la terza consecutiva, a essere ben precisi – il primo posto di The Best Chef.
The Best Chef, o “il migliore chef”, tanto per intenderci. Vien da sé che il vincitore di una competizione che si avvale di un tale nome possa essere considerato, per logica conseguenza, il migliore cuoco al mondo – e figuriamoci se, come abbiamo accennato una manciata di righe fa, il vincitore in questione ha di fatto inanellato tre “medaglie d’oro” una di seguito all’altra. Ecco, Dabiz Muñoz è però tutta di un’altra idea: lui non si sente come il migliore chef al mondo, e il titolo appena conquistato dovrebbe essere conferito all’intera gastronomia spagnola.
Le parole di Dabiz Muñoz dopo The Best Chef 2023
Sia ben chiaro – il fatto che Dabiz Muñoz abbia deciso di andare “contro” alla narrazione generale non è affatto sorprendente, e a onore del vero è di dovere riconoscere che ha ragione. Prima ancora dello chef madrileno, infatti, parlano i numeri – quelli di The Best Chef 2023, a essere precisi: la Spagna vanta tre nomi nella top five e addirittura cinque nelle prime dieci posizioni. Si tratta, in questi termini, del Paese più influente del panorama gastronomico.
“Non mi sento il miglior chef del mondo” ha scritto Dabiz Muñoz sul proprio profilo Instagram, allegando alla didascalia un paio di scatti della premiazione. “Questo non è un riconoscimento per me ,ma è un riconoscimento per l’incredibile gastronomia spagnola. Ho avuto l’immensa fortuna di nascere e crescere culinariamente nel grembo di una famiglia di impareggiabili chef spagnoli, dai quali ho imparato e tratto ispirazione”.
Parole un poco ruffiane? Forse. Non per questo non si possono apprezzare, però. “Non bisogna dimenticare il passato e comprendere che se questo è possibile è grazie a tanti chef spagnoli che, molto prima di me, hanno detto al mondo (e continuano a farlo oggi) che la Spagna è un paese con cibo e cultura straordinari” continua Dabiz Muñoz. “Quindi l’unica cosa che posso fare è ringraziarli tutti, questo premio è per voi e da parte vostra”.
Figurati, Dabiz – però magari a partire dal prossimo giro potresti lasciare anche qualcosina agli altri, che ne dici?