Istrionico, “estroverso” (o estroverXO?), sopra le righe, rockettaro, tre volte consecutive incoronato The Best Chef: Dabiz Muñoz ha annunciato l’intenzione di volere aggiornare il suo videogioco – parco divertimenti – tempio, il DiverXO, con un investimento dalla cifra compresa trai 12 e i 14 milioni di euro.
È difficile, e in più di un certo senso impossibile, entrare nella capoccia dello chef madrileno per vedere con piena chiarezza quel che ha in mente. Un paio di idee, però, ce le siamo fatte: il primo posto assoluto nella classifica di The World’s 50 Best Restaurants, classifica le cui posizioni più apicale parlano sempre più español. D’altronde è questo il motivo per cui ci si aggiorna, ci si migliora, no? Arrivare dove non si è ancora arrivati: e il nostro protagonista di primi posti nei podi ne ha già collezionati tanti.
Come sarà il nuovo DiverXO?
A The World’s 50 Best Restaurants 2024, dicevamo, ha stravinto la Spagna. Un domino di quelli che quasi fanno venire voglia di fare no con la testa ed esclamare, con malcelata amarezza: “Non c’è storia”. Primo posto al Disfrutar di Barcellona, che ha fondamentalmente tramutato l’argento della scorsa edizione in oro; medaglia d’argento per Asador Extebarri e infine quarto posto complessivo proprio per Muñoz (il terzo è il Table by Bruno Verjus di Parigi: unico squillo non spagnolo nelle prime quattro posizioni).
Il trono, capirete bene, è a portata di mano – basta calibrare un qualcosina di qua, tagliare un po’ dall’altra parte, ridefinire quest’altra cosetta ancora et voilà, les jeux sont faits. Almeno, questo è quello che si potrebbe pensare facendosi abbindolare dalle coordinate della più fredda razionalità: nella competizione, così come nella gastronomia, nulla è in realtà scontato.
Via libera al DiverXO quattro punto zero, dunque. Muñoz ha assicurato (se stesso in primis, probabilmente) che per compiere questo balzo in avanti si è circondato della migliore squadra possibile. Obiettivo numero uno? Stupire il commensale. “Vogliamo ridefinire al 100% la filosofia di DiverXO” aveva spiegato lo chef a Madrid Fusion. L’idea è quella di mantenere “lo stesso livello di eccellenza, creatività e unicità, ma con la sensazione che dietro ci sia un altro chef“. Infine e insomma: staremo a vedere.