Chiude a causa della pandemia il ristorante Da Nadia, storica stella Michelin a Erbusco , in Franciacorta. O almeno, chiude nella forma e nel luogo in cui lo abbiamo sempre conosciuto e in cui si è guadagnato, oltre al macaron, l’affezione della sua clientela, conquistata dal pesce fresco preparato dalla chef Nadia Vincenzi.
“Questo non è un addio”, precisa subito la proprietà all’inizio dell’annuncio sui social della chiusura, tornando poi sull’argomento e specificando che “presto la nostra cucina tornerà ad allietarvi in una nuova veste, in un’altra location”. Tuttavia, la pandemia “ha fissato nuove priorità”, scrivono, e “ha imposto un maggior senso di responsabilità”.
“Per una serie di motivazioni che sono sotto gli occhi di tutti, e che non ha senso ribadire in questa occasione, la ristorazione è stato uno dei settori economici più colpiti da questa tragedia. Le attività hanno dovuto adeguarsi a nuove regole e limitazioni, per garantire la sicurezza degli avventori e limitare la diffusione dei contagi.
Cambiare pelle, però, non è bastato: alle mosse degli uomini e dell’economia, il virus ha sempre risposto con contromosse troppo rapide e inaspettate, spietate.
Così i nostri vincoli, e le continue chiusure alle quali siamo stati, e siamo tuttora sottoposti, sono diventati tentacoli letali, zavorre insostenibili per proseguire il volo.
Se una parte della ristorazione ha potuto continuare, per costi del prodotto finale, spese vive e tipi di pietanze offerte, a sopravvivere, seppur boccheggiando, con l’asporto e la consegna a domicilio, l’alta cucina ha dovuto piegarsi a dinamiche che spesso ne hanno distorto il messaggio, l’esecuzione e l’esperienza.
Abbiamo provato anche noi, nei mesi scorsi, ad adeguarci, e la risposta di voi clienti è stata meravigliosa: le nostre zuppe di pesce e altri nostri piatti-simbolo hanno riscaldato le vostre case, i riscontri sono stati entusiastici.
E’ stata una medicina per il nostro cuore e per il nostro lavoro, in un momento in cui ci sentivamo parte di un sistema in ginocchio.
Il ristorante “Da Nadia” però, come tutti gli altri, è un’azienda: un’azienda con decenni di storia e lavoro alle spalle, tradizione e passione, che deve fare i conti, concedeteci il gioco di parole, con i conti.
Mentre gli incassi calavano inesorabilmente, le spese sono diventate sempre più insostenibili, specie per una realtà che si fregia di una Stella Michelin, riconoscimento incredibile che da anni abbiamo l’onore di esporre all’ingresso del nostro ristorante.
Affitti, bollette, tasse, obblighi con i dipendenti e i fornitori, sono solo alcune voci di una lista di costi economici che la pandemia ha reso, per come il ristorante “Da Nadia” era strutturato, ingestibili.
E’ a malincuore dunque che vi annunciamo la fine di questo viaggio.
Non della nostra presenza, non del desiderio di farvi assaggiare la mia idea di cucina.
E’ una decisione sofferta, dolorosa, ma anche consapevole, rispettosa di tutti coloro verso cui si hanno degli obblighi.
La situazione attuale non ci consente di proseguire in queste condizioni, ma non vogliamo fermarci”.
Insomma, troppo costoso continuare in questo modo, con un ristorante impossibilitato a lavorare a regime. Perciò, conclude la proprietà, “ci prenderemo del tempo per studiare un nuovo format quando le acque si saranno calmate, per riaprire altrove e ripartire, continuare a proporre le nostre idee, sempre all’insegna di una raffinata semplicità”.