Da La Tour d’Argent, il “ristorante di Ratatouille”, è sparito del vino per 1,5 milioni di euro

Il ristorante parigino La Tour d’Argent ha "smarrito" del vino per circa un milione e mezzo di euro: la polizia brancola nel buio.

Da La Tour d’Argent, il “ristorante di Ratatouille”, è sparito del vino per 1,5 milioni di euro

Un colpo da Arsenio Lupin – o almeno così pare – nel ristorante che ha ispirato Ratatouille. Siamo a Parigi, tra le storiche sale de La Tour d’Argent, celebre ristorante incastonato nel quinto arrondissement e dirimpettaio della cattedrale di Notre Dame, e c’è un grosso problema: ottantatré bottiglie di vino si sono inspiegabilmente volatilizzate. Numeri alla mano, la cassa mostra un segno in rosso di circa un milione e mezzo di euro.

Ok, mettiamo un po’ d’ordine. La scomparsa è di fatto stata scoperta appena una manciata di giorni fa, con l’inizio del nuovo anno, quando i dipendenti hanno completato l’inventario della cantina (che, per inciso, ospita più di 300 mila etichette). Inventario che, a onore del vero, non veniva aggiornato dal relativamente lontano gennaio del 2020. Eppure il personale non ha dubbi: l’incongruenza non è stata causata da errori nella fase di compilazione.

Sulle tracce del ladro di vino

vino

Non si tratta certo della prima volta che qualche furfante tenta di fare il colpaccio in qualche caveau alcolico. I nostri lettori più importanti si ricorderanno del colpo al Coque di Madrid, ristorante a due stelle Michelin, dove di fatto sparirono 132 bottiglie di vino; o in tempi più recenti del processo – sempre in terra spagnola, curiosamente – per una coppia rea di avere rubato del vino per un valore pari a 1,6 milioni di euro.

Siamo certi che il vino dealcolato sia salutare? Siamo certi che il vino dealcolato sia salutare?

Il caso de La Tour d’Argent ha dalla sua il fascino del mistero, però. Come accennato in apertura di articolo non si tratta che di una piccola ammaccatura nel contesto della collezione complessiva – ottantatré bottiglie su un totale di oltre 300 mila, per l’appunto -, ma si tratta comunque di un ammaccatura che va debitamente risolta. Peccato che al momento nessuno sappia che pesci prendere.

Eventuali errori nella compilazione dell’inventario sono da escludere, sostiene il personale; ma è bene notare che allo stesso tempo nei locali della cantina non sono stati trovati segni di effrazione di alcun tipo. Come di consueto in casi di questo genere, si sospetta che il colpevole – chiunque egli sia – sia un intenditore di vino, o che perlomeno sia forte di una formazione in ambito vinicolo: tra le etichette scomparse figurano anche e soprattutto quelle della celeberrima cantina Domaine de la Romanée-Conti.

Al momento, stando a quanto riportato dai colleghi di Le Parisien, il caso è stato preso in esame dalla Terza Divisione della Polizia Giudiziaria di Parigi, che si dice scettica dell’ipotesi di un furto: fino a nuovi aggiornamenti sul caso, in altre parole, il mistero continuerà a sussistere.